Disordini tendinei indotti da farmaci. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Settembre 2024)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Settembre 2024 (1), è stato riportato un avviso relativo al rischio di sviluppare disordini tendinei a seguito del trattamento con alcuni farmaci.

 

I disordini tendinei includono tendiniti, rottura del tendine e tenosinovite.

 

I farmaci più spesso associati a tendinopatia sono rappresentati dai fluorochinoloni, dal trattamento prolungato con glucocorticoidi, dalle statine e dagli inibitori dell’aromatasi (2).

Altri farmaci che possono indurre tendinopatia includono l’isotretinoina, gli steroidi anabolizzanti e gli antiretrovirali, soprattutto gli inibitori delle proteasi (2).

 

I fattori di rischio sono rappresentati dall’età avanzata, dall’obesità, da patologie concomitanti, quali i disturbi autoimmunitari del tessuto connettivo e l’insufficienza renale, e il trattamento con più farmaci che possono indurre tendinopatia.

 

Casi riportati in Nuova Zelanda

Dall’1 gennaio 2014 al 30 giugno 2024, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 103 segnalazioni di disordini tendinei indotta da farmaci (esclusi i vaccini).

I farmaci maggiormente riportati includevano la ciprofloxacina (n=73), la norfloxacina (n=9), l’acido zoledronico (n=5) e il prednisone (n=3).

In questi 103 casi, l’età mediana era 65 anni e il tempo mediano intercorso tra il trattamento e l’insorgenza della reazione avversa era pari a 9 giorni (range 1-561 giorni).

 

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2024; 45: 51–53
  2. Bolon B. Mini-review: Toxic tendinopathy. Toxicology Pathology 2017; 45: 834-7.

 

Link

 

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2024