A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo al rischio di eventi cardiovascolari associati a romosozumab.
Due studi hanno riportato risultati relativi al rischio di eventi avversi cardiaci maggiori (1,2). In uno studio è stato osservato un tasso superiore di eventi avversi cardiaci maggiori, mentre nell’altro no.
Romosozumab è controindicato in pazienti con precedenti episodi di infarto del miocardio o stroke.
Quando si prende in considerazione l’utilizzo di romosozumab, bisogna valutare il rischio di frattura e i rischi di eventi cardiovascolari in base ai fattori di rischio (ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo, insufficienza renale di grado severo, età).
- Bisogna monitorare i segni e i sintomi di infarto miocardico e di stroke.
- Qualora si manifestano tali segni o sintomi, bisogna interrompere il trattamento con romosozumab.
Casi riportati in Australia
Fino al 27 novembre 2023, nel database delle segnalazioni degli eventi avversi (Database of Adverse Event Notifications, DAEN) australiano, erano presenti 9 casi, che includevano più eventi avversi:
- Emorragia intraventricolari: 2
- Eventi cerebrovascolari: 2
- Infarto miocardico: 2
- Emorragia cerebrale: 1
- Stroke embolico: 1
- Attacco ischemico transitorio: 1
I casi erano tutti gravi e in 2 casi l’esito è stato fatale.
Bibliografia
- Saag KG, et al. Romosozumab or alendronate for fracture prevention in women with osteoporosis. N Engl J Med 2017; 377: 1417–27.
- Cosman F, et al. Romosozumab treatment in postmenopausal women with osteoporosis. N Engl J Med 2016; 375: 1532–43.
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