A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo al rischio di effetti avversi renali associato a tenofovir alafenamide.
In Australia, fino al 7 dicembre 2021, sono stati riportati al TGA 14 casi di eventi avversi renali associati a tenofovir alafenamide.
Sono stati riportati casi di alterazione della funzionalità renale, tubulopatia prossimale renale e sindrome di Fanconi in pazienti trattati con prodotti a base di tenofovir alafenamide.
Anche se nella maggior parte dei casi erano presenti potenziali fattori di confondimento che potrebbero aver contribuito agli eventi avversi renali, è possibile che questi fattori abbiano predisposto i pazienti agli eventi avversi correlati al tenofovir.
I pazienti in trattamento con tenofovir che hanno un’alterazione della funzionalità renale e quelli che assumono farmaci nefrotossici, inclusi i FANS, hanno un aumento del rischio di sviluppare reazioni avverse renali.
- In tutti i pazienti, prima di iniziare una terapia con tenofovir alafenamide e durante il trattamento con questo farmaco, bisogna valutare i livelli serici di creatinina, la clearance della creatinina, i livelli urinari di glucosio e di proteine.
- Nei pazienti con nefropatia cronica, bisogna valutare anche i livelli serici di fosforo.
- Bisogna interrompere il trattamento con tenofovir alafenamide nei pazienti che sviluppano una riduzione clinicamente significativa della funzionalità renale o la sindrome di Fanconi.
Informazioni per gli operatori sanitari
- Gli eventi avversi renali associati all’utilizzo di tenofovir alafenamide possono avere gravi conseguenze e devono essere immediatamente trattati.
- I fattori di rischio includono l’alterazione della funzionalità renale e l’uso concomitante di farmaci nefrotossici, inclusi i FANS.
- La funzionalità renale deve essere valutata prima che i pazienti inizino il trattamento con tenofovir alafenamide e poi deve essere monitorata durante la terapia.
- Prendere in considerazione l’interruzione della terapia qualora si sospetti un’alterazione della funzionalità renale o l’insorgenza della sindrome di Fanconi.
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