A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
– Il vildagliptin è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2. – Agisce migliorando il controllo glicemico in quanto favorisce la sensibilità delle cellule beta pancreatiche al glucosio e di conseguenza aumenta la secrezione di insulina glucosio-dipendente. – Poichè può determinare danno epatico, bisogna effettuare la misurazione dei test di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento con questo farmaco, ogni 3 mesi durante il primo anno di trattamento e, in seguito, periodicamente. |
Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Settembre 2019 (1), è stato riportato un articolo relativo al vildagliptin, un farmaco indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2, in aggiunta alla dieta e all’attività fisica.
Considerazioni relative all’utilizzo di vildagliptin
– Poichè può determinare epatotossicità, bisogna effettuare la misurazione dei test di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento con questo farmaco, ogni 3 mesi durante il primo anno di trattamento e, in seguito, periodicamente.
– Qualora fosse un aumento persistente dei livelli di AST e ALT, bisogna interrompere il trattamento che determina una riduzione dei valori fino a rientrare nel range della norma.
– Bisogna evitare l’utilizzo di vildagliptin in gravidanza, a meno che i benefici attesi superino ogni potenziale rischio.
– Quando il vildagliptin è associato alla metformina, il suo utilizzo è controindicato nei pazienti con alterazioni della funzionalità renale di grado severo, insufficienza cardiaca congestizia ed acidosi metabolica.
Interazioni
Il Vildagliptin non è metabolizzato dagli enzimi del citocromo P450 ed ha un basso potenziale di interazione con altri farmaci.
Reazioni avverse
Le reazioni avverse più frequenti, identificate nei trial clinici, includono vertigini, cefalea, stipsi e edema periferico.
– Fino al 30 giugno 2019, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 15 segnalazioni in cui il vildagliptin (da solo o in associazione a metformina) era il farmaco sospettato. Queste 15 segnalazioni descrivono 36 reazioni avverse, tra cui reazioni epatiche, edema, disturbi cardiaci, disturbi dell’umore e reazioni gastrointestinali.
In 2 segnalazioni è stata riportata l’insorgenza di reazioni avverse a livello epatico:
– In un caso si trattava di insufficienza epatica in un paziente con altre patologie concomitanti.
– In un altro caso era stata riscontrata un’alterazione dei test di funzionalità epatica.
Bibliografia
1. Prescriber Update 2019; 40: 45-46
Link
– Prescriber Update (Bollettino Neozelandese – Settembre 2019)