A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un avviso per comunicare che è necessario limitare l’uso di prodotti a base di codeina e tramadolo nei bambini.
Questi farmaci possono causare difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, anche morte. Tale rischio sembra essere superiore nei bambini di età <12 anni.
Pertanto non devono essere utilizzati in questa fascia di età.
Il loro impiego è sconsigliato anche nelle donne che allattano al seno, a causa dei possibili rischi per i neonati.
In letteratura sono presenti numerosi casi di eccessiva sonnolenza e di gravi problemi respiratori in neonati che allattano al seno materno e che sono stati esposti alla codeina (1-19). Si è verificato anche un caso ad esito fatale.
Un’analisi della letteratura, relativa all’uso di tramadolo durante l’allattamento (4,5,20,21), non ha evidenziato casi di eventi avversi. Tuttavia, anche il tramadolo e la sua forma attiva sono presenti nel latte materno e il tramadolo presenta gli stessi rischi associati al metabolismo ultra-rapido come la codeina.
Codeina
Una ricerca condotta nel database del sistema di segnalazione di eventi avversi dell’FDA (FDA Adverse Event Reporting System, FAERS), nel periodo compreso tra gennaio 1969 e maggio 2015, ha identificato 64 casi a livello mondiale di depressione respiratoria, inclusi 24 casi di decesso, associati a farmaci a base di codeina in soggetti di età inferiore a 18 anni.
Sono stati riportati 50 casi in bambini di età inferiore a 12 anni.
La depressione respiratoria si è manifestata dopo che i bambini hanno ricevuto un range di 1-18 dosi con una mediana di 5 dosi.
I prodotti più spesso riportati erano quelli a base di paracetamolo associato a codeina impiegati per il trattamento del dolore e quelli a base di prometazina associata a codeina (con o senza fenilefrina) utilizzati per la tosse e il raffreddore.
Su 24 casi di decesso, 21 si sono verificati in bambini di età inferiore a 12 anni. I motivi per cui sono stati somministrati prodotti a base di codeina includevano dolore post-tonsillectomia e/o adenoidectomia, dolore nel post-operatorio dovuto ad altri tipi di interventi chirurgici, dolore generale, mal di gola, faringite, tosse e raffreddore.
In 10 casi su 64 era menzionato lo status del genotipo dell’isoenzima 2D6 del citocromo P450 (CYP2D6). Sette pazienti erano metabolizzatori ultra-rapidi e 5 di questi sono deceduti.
In 15 casi su 64 erano riportati i livelli ematici di codeina o morfina. In 13 casi, i livelli ematici erano superiori al range terapeutico, mentre in 2 pazienti tali livelli erano entro i valori del range terapeutico. Uno di questi due pazienti è deceduto dopo aver assunto il farmaco per trattare il dolore post-tonsillectomia e post-adenoidectomia.
Tramadolo
Una ricerca condotta nel database del FAERS, nel periodo compreso tra gennaio 1969 e marzo 2016, ha identificato 9 casi a livello mondiale di depressione respiratoria, inclusi 3 casi di decesso, in soggetti di età inferiore a 18 anni. Ad eccezione di un ragazzo di 15 anni trattato per più giorni con tramadolo, la depressione respiratoria si è verificata entro le prime 24 ore dalla somministrazione del farmaco.
I 3 casi ad esito fatale non si sono verificati negli Stati Uniti e riguardavano bambini di età inferiore a 6 anni. In tutti e 3 i casi sono state riscontrate elevate concentrazioni seriche di tramadolo. In questi bambini i motivi della terapia con tramadolo includevano il trattamento del dolore dopo tonsillectomia, dolore dopo intervento chirurgico per piede equino e trattamento della febbre. In tutti e 3 i casi era stato somministrato tramadolo in gocce per via orale (una formulazione non disponibile negli Stati Uniti).
L’unico caso in cui è stato riportato lo status di metabolizzatore ultrarapido del CYP2D6 si è verificato in Francia in un bambino di 5 anni trattato con una singola dose di tramadolo la sera dopo intervento di adenotonsillectomia (22). Il giorno dopo manifestò segni di intossicazione da oppioide. Un campione di urine mostrò un aumento delle concentrazioni del metabolita. Venne effettuata la genotipizzazione del CYP2D6 e furono riscontrati 3 alleli funzionali, un quadro compatibile con metabolismo ultra-rapido.
Un caso non fatale verificatosi negli Stati Uniti riguardava un bambino di 6 anni trattato con tramadolo per neuropatia a livello delle mani e dei piedi. Dopo la terza dose, il paziente manifestò depressione respiratoria. Il paziente guarì completamente dopo aver ricevuto due dosi di naloxone.
Altri quattro casi non fatali riportati in adolescenti, che utilizzavano tramadolo per dolore muscolo-scheletrico o sciatica, descrivevano l’insorgenza di sonnolenza dopo una o poche dosi di tramadolo; in tutti i casi si è reso necessario l’intervento medico. Due di questi casi si sono verificati negli Stati Uniti.
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Link
Impiego dei farmaci durante l’allattamento: quale sicurezza?