Monitorare la funzionalità renale nei pazienti anziani che assumono dabigatran. Ministero della Salute neozelandese dicembre 2015

A cura di Claudia Giardina. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina

  • Dabigatran è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina, CrCl, <30 mL/min).
  • Si raccomanda una riduzione del dosaggio giornaliero a 220mg (110mg 2 volte al giorno) nei pazienti di età ≥80 anni o in pazienti con insufficienza renale.
  • La funzionalità renale deve essere valutata prima di iniziare la terapia con dabigatran e almeno una volta l’anno nei pazienti anziani.
  • Un monitoraggio più frequente può rendersi necessario in quelle condizioni cliniche in cui si sospetta una riduzione della funzionalità renale.

Il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (CARM) neozelandese continua a ricevere segnalazioni di emorragie in pazienti anziani che assumono dabigatran.
La riduzione della funzionalità renale correlata all’età è prevista nei pazienti anziani (>75 anni). L’insufficienza renale causa un incremento della concentrazione plasmatica di dabigatran che aumenta il rischio di sanguinamento.

La funzionalità renale deve essere monitorata nei pazienti anziani che assumono dabigatran. Il monitoraggio dovrebbe iniziare prima del trattamento e, successivamente, almeno una volta l’anno.
Nei pazienti con un rischio di peggioramento dell’insufficienza renale si raccomanda un monitoraggio più frequente.
I pazienti con insufficienza renale e quelli con più di 80 anni di età devono assumere la dose giornaliera di 220mg (110mg due volte al giorno).
Dabigatran è controindicato nei pazienti con insufficienza renale di grado severo (CrCl <30 mL/min).

Il sanguinamento è un effetto collaterale ben noto osservato con tutti gli anticoagulanti. Tutti i pazienti devono essere monitorati in modo da poter rilevare eventuali segni di sanguinamento.
I principali fattori che aumentano il rischio di sanguinamento associato al trattamento con dabigatran includono l’età ≥75 anni, l’insufficienza renale (CrCl 30-50 mL/min) e l’utilizzo di altri farmaci come aspirina o SSRI.

CARM
Il CARM ha ricevuto un totale di 720 segnalazioni in cui il dabigatran era il farmaco sospettato come causa della reazione avversa. Di queste, 75 segnalazioni descrivevano sanguinamenti associati all’uso di dabigatran (al dosaggio giornaliero di 300mg). Ventisei (35%) di questi 75 casi si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni. In nove (12%) dei 75 casi è stata riportata un’insufficienza renale preesistente.

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Ultimo aggiornamento: 07 marzo 2016