A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Il Ministero della Salute canadese ha pubblicato un avviso relativo a rischio di prolungamento dell’intervallo QT e di torsione di punta associati ad utilizzo di inibitori della colinesterasi.
Tale rischio risulta aumentato nei pazienti con una storia di cardiopatie, in quelli con bassi livelli ematici di alcuni elettroliti (magnesio, potassio o calcio) e nei soggetti che assumono in concomitanza determinati farmaci che possono alterare il ritmo cardiaco.
Il Ministero della Salute canadese ha effettuato un’analisi per valutare questo potenziale rischio, esaminando le informazioni presenti nel database canadese di farmacovigilanza (Canada Vigilance database), nei database internazionali e nella letteratura pubblicata, in particolare sono stati analizzati 20 articoli pubblicati in letteratura.
Nell’analisi sono stati inclusi 53 casi (1 canadese e 52 internazionali) di prolungamento dell’intervallo QT e di torsione di punta associati ad utilizzo di inibitori della colinesterasi.
Su 53 casi, 35 riportavano come farmaco sospettato il donepezil, 10 (1 canadese) la galantamina e 8 la rivastigmina.
- Per quanto riguarda le segnalazioni relative al donepezil: la correlazione è risultata “probabile” in 2 casi, “possibile” in 30 casi e “improbabile” in 2 casi, mentre non è stato possibile effettuare la valutazione in 1 caso. Inoltre, si sono verificati 4 casi ad esito fatale (2 con correlazione “possibile” e 2 “improbabile”).
- Per quanto riguarda le segnalazioni relative alla galantamina: la correlazione è risultata “probabile” in 3 casi, “possibile” in 5 casi e “improbabile” in 1 caso, mentre non è stato possibile effettuare la valutazione in 1 caso (canadese). Inoltre, si è verificato 1 caso ad esito fatale, con correlazione “improbabile”.
- Per quanto riguarda le segnalazioni relative alla rivastigmina: la correlazione è risultata “possibile” in 7 casi e “improbabile” in 1 caso.
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