A cura di Alessandra Russo. Specialista In Tossicologia Medica. Messina
Il Ministero della Salute canadese ha condotto un’analisi relativa al potenziale rischio di sviluppare eventi tromboembolici venosi (Venous Thromboembolic Events, VTE) in seguito al trattamento con Janus Kinase (JAK) – Inhibitors.
L’analisi è stata focalizzata su tofacitinib e ruxolitinib, dal momento che per il baricitinib (un altro JAK-inhibitor) erano già disponibili dati a riguardo.
Nell’analisi effettuata è stato riscontrato che, durante uno studio di safety sul tofacitinib, il farmaco è risultato associato ad un aumento del rischio di sviluppare coaguli ematici a livello polmonare e di casi di morte quando il farmaco è stato assunto ad una dose di 10 mg BID. Nello studio i pazienti arruolati avevano un’età ≥50 anni, erano affetti da artrite reumatoide e presentavano almeno un fattore di rischio cardiovascolare.
– Nella valutazione del Ministero della Salute canadese è stata focalizzata l’attenzione su 51 casi (8 canadesi e 43 a livello internazionale) di VTE in pazienti trattati con tofacitinib.
Analizzando i 51 casi, la correlazione tra assunzione del farmaco ed insorgenza della reazione, è risultata possibile in 38 casi, mentre non era probabile in 3 casi. Non è stato possibile effettuare la valutazione della correlazione in 10 casi in quanto non erano riportate sufficienti informazioni.
Su 51 casi, 2 hanno avuto esito fatale possibilmente correlato all’uso di tofacitinib.
Nei casi segnalati, i pazienti presentavano anche patologie infiammatorie che possono aumentare il rischio di VTE.
– Inoltre, il Ministero della Salute canadese ha esaminato 8 casi canadesi di VTE in pazienti trattati con ruxolitinib. Su 8 casi, in 3 casi la correlazione è risultata “possibile”.
Si è verificato un caso ad esito fatale, ma la segnalazione non conteneva informazioni sufficienti per effettuare la valutazione della correlazione tra il decesso e l’utilizzo di ruxolitinib.
I pazienti presentavano anche patologie ematiche che potrebbero avere aumentato il rischio di VTE.
Valutando le informazioni disponibili in letteratura non sono stati riscontrati case report o informazioni relativi alla correlazione tra l’insorgenza di VTE e l’utilizzo di tofacitinib e ruxolitinib.
A seguito di tale valutazione, il Ministero della Salute canadese raccomanda di evitare tale trattamento in pazienti che presentano un aumentano il rischio di trombosi.
Inoltre, bisogna sospendere la terapia qualora dovessero insorgere segni di trombosi.
Link
Ministero della Salute canadese
Rischio di formazione di coaguli a livello polmonare con dosi elevate di tofacitinib nei pazienti con artrite reumatoide. FDA 25 febbraio 2019
Tofacitinib: aumentato rischio di tromboembolismo venoso e aumentato rischio di infezioni gravi e fatali. AIFA 11 febbraio 2020
Reazioni a livello epatico associate a ruxolitinib. Ministero della Salute canadese 26 febbraio 2018