A cura di Silvia Di Giacomo, Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “V. Erspamer”, Sapienza – Università di Roma. Gruppo di lavoro di Farmacognosia, Fitoterapia e Nutraceutica della Società Italiana di Farmacologia.
(Da Mazzanti G, Vitalone A, Da Cas R, Menniti-Ippolito F. Suspected adverse reactions associated with herbal products used for weight loss: spontaneous reports from the Italian Phytovigilance System. Eur J ClinPharmacol 2019; 75: 1599–1615).
Il sovrappeso e l’obesità rappresentano uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. Attualmente, in Europa, i farmaci approvati per la perdita di peso includono soltanto l’orlistat, la combinazione naltrexone/bupropione e la liraglutide. Una strategia alternativa è rappresentata dall’impiego di preparati a base di piante medicinali. L’incremento del loro utilizzo però non è scevro di rischi e ha portato, negli ultimi anni, ad un aumento delle segnalazioni di eventi avversi ad essi associati.
In questo contesto si inserisce lo studio condotto da Mazzanti e collaboratori (2019) che si proponeva di analizzare le segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse a prodotti a base di piante medicinali utilizzati per il controllo del peso corporeo raccolte da luglio 2010 a ottobre 2017 dal Sistema Italiano di Fitosorveglianza. Tale documento è un aggiornamento di un precedente lavoro in cui erano state esaminate le segnalazioni nel periodo aprile 2002 – giugno 2010 (Vitalone et al., 2011).
Da luglio 2010 ad ottobre 2017 sono state raccolte 66 segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse ad integratori alimentari impiegati a scopo dimagrante. L’età mediana dei pazienti era di 42,5 anni e le segnalazioni riguardavano donne nel 77% dei casi.
Tra i prodotti oggetto delle segnalazioni erano presenti settanta integratori alimentari, due prodotti sconosciuti acquistati sul web, una crema per il corpo e sette preparazioni galeniche.
Le reazioni avverse riportate coinvolgevano in ordine decrescente: sistema cardiovascolare (26%), sistema gastrointestinale (17%), fegato (14%), sistema nervoso centrale (12%), pelle (9%), tiroide (8%), e rene (4%).
La reazione risultava grave nel 64% dei casi.
Il 35% dei pazienti stava assumendo farmaci concomitanti al momento dell’insorgenza della reazione avversa ed il 26% presentava condizioni predisponenti.
Il dechallenge era positivo in 46 casi e negativo in 6, mentre il rechallenge era positivo in tre casi.
Il nesso di causalità, valutato mediante il metodo WHO-UMC (World Health Organization-Uppsala Monitoring Centre) e il metodo CIOMS/RUCAM (Council for International Organizations of Medical Sciences/Roussel Uclaf Causality Assessment Method), specifico per le reazioni epatiche, è risultato certo in un caso, probabile nel 12%, possibile nel 65%, improbabile nel 6% e non classificabile nel 15%.
Tra le reazioni avverse possiamo ricordare: un caso di insonnia, palpitazioni e agitazione dopo un solo giorno di trattamento con Thermo Strong®, un integratore contenente tè verde, guaranà (fonte di caffeina), arancio amaro (fonte di sinefrina) e caffeina pura; un’epatite acuta dopo aver assunto per circa 3 mesi l’integratore Slimquick Pure®. L’integratore contiene tè verde e studi precedenti hanno già evidenziato che tale supplemento è in grado di indurre danno epatico (Zheng et al., 2016) attribuito al contenuto in tè verde, di cui è nota la sospetta epatotossicità; un caso di encefalopatia e necrosi tubulare renale, dopo il consumo di un integratore chiamato Desmodium, contenente Desmodium ascendens, risultato adulterato con mefedrone, catinone e norefedrina. Tuttavia, in questo caso, cause alternative, come le condizioni predisponenti del paziente, potrebbero aver causato la reazione.
Dall’analisi delle segnalazioni sono state evidenziate diverse problematiche tra cui: 1) la qualità degli integratori alimentari, come nel caso del supplemento Desmodium risultato adulterato; 2) la composizione dei prodotti oggetto di segnalazione che spesso contengono composti puri (e.g. caffeina) con un’azione farmacologica ben definita, associati ad estratti contenenti la stessa sostanza (es. guaranà, thè verde) con il risultato di ottenere dosaggi che possono indurre effetti farmaco-tossicologici; 3) le preparazioni galeniche.
In Italia, i medici possono prescrivere “off label” associazioni di farmaci ed estratti di piante medicinali per ottenere una terapia personalizzata.
Nel corso degli anni, tali preparazioni sono state associate a diversi problemi di sicurezza tanto che il Ministero della Salute ha stilato una lista di farmaci e sostanze di cui è proibito l’uso nelle preparazioni galeniche magistrali per il controllo del peso corporeo.
COMMENTO
Tra gli integratori alimentari a base di piante medicinali quelli impiegati per la perdita di peso sono maggiormente associati a reazioni avverse. Tali reazioni sono spesso gravi come dimostrano le segnalazioni descritte nel presente lavoro, e spesso riguardano anche preparazioni galeniche magistrali, usate da sole o in associazione a integratori alimentari.
Queste preparazioni spesso sono costituite dall’associazione di più sostanze, tra cui anche estratti vegetali, sui quali non è quasi mai effettuata un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e il beneficio non è dimostrato.
Fino a pochi anni fa, diverse sostanze naturali potevano essere utilizzate nelle preparazioni galeniche magistrali a scopo dimagrante, tra queste l’efedrina e la sinefrina, ma l’insorgenza di sospette reazioni avverse, anche gravi, ha portato il Ministero della Salute a vietarne l’uso, sia da sole che in associazione (DM 22/12/2016, DM 31/03/2017, DM 27/07/2017).
Inoltre, il DM del 31 marzo 2017 ha affidato all’Istituto Superiore di Sanità il compito di monitorare l’uso e la sicurezza delle preparazioni magistrali a scopo dimagrante.
L’Istituto raccoglie le segnalazioni di reazione avversa effettuate su tutto il territorio nazionale, le analizza e comunica periodicamente al Ministero della Salute gli esiti del monitoraggio, con una valutazione complessiva del rischio per la salute.
Le segnalazioni spontanee rappresentano al momento l’unico strumento disponibile per monitorare la sicurezza degli integratori alimentari e dei preparati galenici e la loro raccolta, valutazione e analisi sono importanti per fornire alle autorità regolatorie segnali di sicurezza per indirizzare le azioni normative.
Bibliografia
- Mazzanti G, Vitalone A, Da Cas R, Menniti-Ippolito F. Suspected adverse reactions associated with herbal products used for weight loss: spontaneous reports from the Italian Phytovigilance System. Eur J ClinPharmacol 2019; 75: 1599–1615.
- Vitalone A, Menniti-Ippolito F, Moro PA, Firenzuoli F, Raschetti R, Mazzanti G. Suspected adverse reactions associated with herbal products used for weight loss: a case series reported to the Italian National Institute of health. Eur J Clin Pharmacol 2011; 67: 215–224.
- Zheng EX, Rossi S, Fontana RJ, Vuppalanchi R, Hoofnagle JH,Khan I, Navarro VJ.Risk of liver injury associated withgreen tea extract in SLIMQUICK(®) weight loss products: resultsfrom the DILIN prospective study. Drug Saf 2016; 39: 749–754