Reazioni avverse a livello delle corde vocali indotte da farmaci

A cura di Ilaria Marcianò. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina
 
I farmaci possono danneggiare le corde vocali attraverso svariati meccanismi, tra cui secchezza delle mucosa e ridotta lubrificazione, infiammazione, edema, paralisi.
Sulla rivista Prescrire International è stato pubblicato un articolo (1) relativo a tale possibile rischio. Di seguito si riporta un’ampia sintesi dell’articolo.

  • I corticosteroidi somministrati per via inalatoria sono i farmaci che più comunemente causano disfonia e raucedine (2,3). Si depositano nell’orofaringe al momento della somministrazione e possono determinare lo sviluppo di reazioni avverse a livello locale, quali micosi, infiammazione, edema e miopatia, che comunque sono reversibili a seguito della sospensione del trattamento (3).
    Raramente possono determinare disfonia quando impiegati attraverso altre vie di somministrazione.
  • Gli antimuscarinici (1) possono alterare la funzionalità delle corde vocali attraverso un addensamento delle secrezioni e aumentando la secchezza della mucosa laringea.
    Quando impiegati per via inalatoria, come broncodilatatori, possono causare secchezza della mucosa. Tuttavia, anche quando somministrati per via sistemica, possono provocare riduzione della produzione di saliva.
  • Per quanto riguarda i simpaticomimetici (1), la stimolazione del sistema nervoso simpatico riduce la produzione di saliva e ne aumenta la viscosità, alterando la lubrificazione e l’idratazione delle corde vocali e, quindi, la fonazione.
  • A prescindere dalla via di somministrazione, il testosterone e altri androgeni possono causare un aumento della profondità della voce. Talvolta, questo disordine non migliora, neanche dopo l’interruzione del trattamento con androgeni.
    Analogamente, in alcune donne si è verificato un aumento della profondità della voce in seguito a terapia con tamoxifene, un anti-estrogeno impiegato per il tumore della mammella.
  • Alterazioni delle corde vocali sono state osservate nei trial clinici condotti su farmaci anti-VEGF impiegati come antineoplastici (4,5). L’azione anti-angiogenica di tali farmaci determina una riduzione del numero di vasi sanguigni che irrorano la mucosa laringea e la sottostante cartilagine, risultando in un’alterazione della mucosa e necrosi.
    Anche la vincristina, un farmaco neurotossico citotossico, causa disfonia poiché danneggia i nervi cranici (6).
  • I diuretici, quali furosemide e spironolattone, possono alterare la voce a causa di un aumento della secchezza della mucosa a livello delle corde vocali. Lo spironolattone, inoltre, avendo proprietà antiandrogeniche, può alterare la voce.
    La metildopa, un antipertensivo ad azione centrale, e la terazosina, un alfa-bloccante, aumentano la viscosità della saliva e alterano la funzionalità delle corde vocali.
    Infine, alcuni calcio-antagonisti (es. diltiazem, verapamil, amlodipina) possono causare o aggravare eventuali disordini extrapiramidali, che potrebbero determinare modifiche della voce.
  • I neurolettici sono associati ad effetti extrapiramidali, che possono causare la disfonia spastica (distonia laringea), caratterizzata da una voce soffocata, accompagnata da frequenti pause e fatica nel parlare. Questo tipo di disfonia è stato riportato anche con acido valproico.
    Altri farmaci possono causare o aggravare i disordini extrapiramidali e, quindi, determinare problemi alla voce, tra cui gli antagonisti 5-HT3, gli SSRI, il buspirone, gli anticolinesterasici e la clorochina.
    Le benzodiazepine possono alterazione la funzionalità dei muscoli e la produzione di saliva e sono risultate associate a disfonia. Al tempo stesso la disfonia è stata riportata anche con il flumazenil, che è un antagonista delle benzodiazepine.
    Anche gli oppioidi possono causare secchezza delle fauci e quindi alterazioni della voce.
  • L’isotretinoina, un retinoide, causa assottigliamento della cute e delle mucose, che talvolta determina un cambiamento nella voce.
    I bifosfonati possono provocare ulcerazioni se entrano in contatto con le membrane mucose, alterando la voce e causando infiammazione delle corde vocali.
    Anche i FANS possono causare ulcerazioni associate ad edema e a sanguinamenti a livello delle corde vocali con modifiche della voce.
    Altri farmaci che possono causare alterazioni delle corde vocali e quindi disfonia includono i triptani (meccanismo ignoto), i trombolitici e gli antagonisti della vitamina K (probabilmente perché causano la formazioni di ematomi a livello delle corde vocali) (7), ma anche antibiotici, come la tobramicina per via inalatoria, e la tossina botulinica, somministrata tramite iniezioni a livello della laringe nel muscolo tiroaritenoideo (8).

Bibliografia

  1. Prescrire International 2018; 27: 189-193.
  2. Galván CA, Guarderas JC. Practical considerations for dysphonia caused by inhaled corticosteroids. Mayo Clin Proc 2012; 87: 901-4.
  3. Del Gaudio JM. Steroid inhaler laryngitis: dysphonia caused by inhaled fluticasone therapy. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2002; 128: 677-81.
  4. Saavedra E, et al. Dysphonia induced by anti-angiogenic compounds. Invest New Drugs 2014; 32: 774-82.
  5. Hartl DM, et al. Dysphonia induced by vascular endothelium growth factor/vascular endothelium growth factor receptor inhibitors. Invest New Drugs 2010; 28: 884-6.
  6. Aaron H, et al. Unilateral vocal cord motion impairment after 1 dose of vincristine: case report and literature review. Am J Ther 2016; 23: e621-3.
  7. Kerr HD, Kwaselow A. Vocal cord hematomas complicating anticoagulant therapy. Ann Emerg Med 1984; 13: 552-3.
  8. Tisch SH, et al. Spasmodic dysphonia: clinical features and effects of botulinum toxin therapy in 169 patients-an Australian experience. J Clin Neurosci 2003; 10: 434-8.

 

 

Ultimo aggiornamento: 27 febbraio 2018