Steatoepatite indotta da terapia prolungata a base di steroidi

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Ad un ragazzo di 19 anni venne diagnosticata una epatopatia durante un check-up.

Dall’età di 5 anni, il ragazzo utilizzava glucocorticoidi a livello topico per il trattamento di una dermatite atopica.

 

Alla visita, il paziente non presentava obesità, irsutismo e strie cutanee.

Gli esami di laboratorio evidenziarono un aumento dei livelli degli enzimi epatici: AST 236 U/L, ALT 492 U/L, bilirubina totale 0,63 mg/dL, fosfatasi alcalina 132 U/L, gamma-GT 93 U/L.

Gli esami strumentali evidenziarono alterazioni a livello epatico, ma non era presente ascite, né epatomegalia, né aumento dello spessore della parete della colecisti.

La biopsia epatica mostrò la presenza di steatosi che superava l’80% del parenchima epatico.

 

Venne fatta diagnosi di steatoepatite indotta da steroidi.

Il trattamento con steroidi venne sostituito con una terapia a base di antistaminici.

Gradualmente i livelli degli enzimi epatici migliorarono.

In seguito gli esami strumentali evidenziarono un netto miglioramento della steatoepatite.

 

Il trattamento con corticosteroidi a livello topico per periodi prolungati può determinare l’insorgenza di reazioni avverse.

Quando si tratta di agenti potenti, possono essere assorbiti in quantità sufficienti da causare effetti collaterali (2). I bambini sono più sensibili rispetto agli adulti.

 

Bibliografia

  1. Tamura Y, et al. Drug-induced steatohepatitis caused by long-term use of topical steroids for atopic dermatitis. Intern Med 2024; 63: 3165–3170.
  2. Callen J, et al. A systemic review of the safety of topical therapies for atopic dermatitis. Br J Dermatol 2007; 156: 203-221.
Ultimo aggiornamento: 14 gennaio 2025