A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una paziente di 50 anni, affetta da cancro al polmone non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC), era in trattamento con selpercatinib.
Dopo 4 settimane dall’inizio della terapia con selpercatinib, si manifestarono lesioni cutanee di tipo eczematoso, per cui la paziente autonomamente decise di assumere prednisone 5 mg per via orale per oltre 1 settimana.
Le lesioni cutanee presenti a livello del volto e del collo si risolsero; tuttavia, in seguito si manifestarono lesioni cutanee in altre sedi, come addome, schiena, estremità, in particolare a livello delle mani.
Gli esami di laboratorio evidenziarono una lieve eosinofilia (0,57 x 109/L; range normale 0,02-0,52) ed un aumento delle IgE seriche (117,20 KIU/L; range normale 0-100).
Fu fatta diagnosi di eczema indotto dal trattamento con selpercatinib.
Dopo che venne iniziato un trattamento con betametasone per via intramuscolare, si ottenne un miglioramento.
Dopo 10 giorni, le lesioni cutanee si erano risolte quasi completamente.
Durante i trial clinici, il 4,3% dei pazienti trattati con selpercatinib ha riferito di aver manifestato una reazione di ipersensibilità; il rash era fra i sintomi più spesso riportato (2).
La terapia con glucocorticoidi risulta efficace nel risolvere le reazioni avverse cutanee indotte da selpercatinib (3).
Bibliografia
- Li B, et al. Case report: Eczematous adverse drug reaction after selpercatinib treatment. Front Oncol 2024; 14: 1475541.
- Nardo M, et al. Strategies for mitigating adverse events related to selective ret inhibitors in patients with ret-altered cancers. Cell Rep Med 2023; 4: 101332.
- Srikakolapu S, et al. Unique hypersensitivity syndrome secondary to selpercatinib. JAAD Case Rep 2024; 50: 138–40.