A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una donna di 27 anni era stata sottoposta ad intervento chirurgico per adenocarcinoma endometriale alcuni anni prima.
Poiché era stata riscontrata una massa pelvica e addominale, la paziente venne sottoposta a laparotomia per resezione intestinale.
L’emoglobina era 86 g/dl e non vi erano evidenze di emorragie, per cui la paziente venne sottoposta a trattamento con piperacillina per prevenire infezioni.
Alcuni giorni dopo i livelli di emoglobina scesero a 58 g/dl.
Venne fatta diagnosi di anemia emolitica autoimmune di grado severo.
I livelli di emoglobina scesero a 42 g/dl.
Il trattamento con piperacillina venne interrotto e la paziente ricevette 3 trasfusioni.
I valori di emoglobina gradualmente aumentarono a 56 g/dl e in seguito, dopo altre trasfusioni, salirono a 93 g/dl.
Una ventina di giorni dopo i livelli di emoglobina erano aumentati ulteriormente a 111 g/dl.
La terapia con piperacillina è risultata associata ad insorgenza di reazioni allergiche, rash, orticaria, nefrite interstiziale ed emorragie.
Anemia e anemia emolitica sono state riportate raramente in pazienti trattati con piperacillina (2-4).
Bibliografia
- Zhao H, et al. A case report of severe drug-induced immune hemolytic anemia caused by piperacillin. Front Immunol 2024; 15: 1478545.
- Zanetti RC, Biswas AK. Hemolytic anemia as a result of piperacillin/tazobactam administration: a case report and discussion of pathophysiology. Mil Med 2013; 178: e1045–7.
- Guo G, et al. Piperacillin-tazobactam induced immune hemolytic anemia led to increased renal impairment and eventual death from multiple organ failure in a patient with hypertensive nephropathy: case report and literature review. BMC Nephrol 2023; 24: 173.
- Arndt PA. Drug-induced immune hemolytic anemia: the last 30 years of changes. Immunohematology 2014; 30: 44–54.