A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una ragazza di 17 anni si presentò al Pronto Soccorso con febbre ed esantema maculopapulare generalizzato.
Gli esami di laboratorio evidenziarono la presenza di iponatremia (129 mmol/L), aumento dei livelli di creatinina (3,1 mg/dl) e della proteina C reattiva (51 mg/l), riduzione dell’emoglobina (8,2 g/dl) e linfopenia (0,55/nl).
La creatinina continuava ad aumentare (7 mg/dl) e la paziente sviluppò versamento pericardico e edema generale.
Venne effettuata una biopsia renale che evidenziò la presenza di nefrite interstiziale e necrosi tubulare acuta.
La paziente venne trattata con metilprednisolone per 3 giorni e in seguito con prednisolone.
La ragazza era affetta da epilessia, per cui era stata trattata con lamotrigina e clobazam negli ultimi 8 mesi.
Nell’ultimo mese il dosaggio della lamotrigina era stato aumentato da 175 mg/die a 200 mg/die.
Venne fatta diagnosi di sindrome DRESS (drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms) e insufficienza renale acuta associate a trattamento con lamotrigina.
Pertanto, la terapia con lamotrigina venne temporaneamente sospesa e le condizioni generali migliorarono con riduzione dell’edema e dei livelli di creatinina.
La lamotrigina venne sostituita con levetiracetam.
La sindrome DRESS può essere causata da diversi farmaci, tra cui gli antiepilettici, come carbamazepina, lamotrigina e fenitoina, ma anche da allopurinolo e antibiotici come i beta-lattamici e la vancomicina.
Il periodo di latenza tra inizio del trattamento e insorgenza dei sintomi varia da 1 a 8 settimane.
Bibliografia
- Brüning KK, et al Acute kidney injury in lamotrigine-induced DRESS syndrome. Pediatr Nephrol 2024; 39: 3213–3215.