Disordini linfoproliferativi indotti da mercaptopurina

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Un uomo di 29 anni, affetto da colite ulcerosa, venne trattato con mesalazina e mercaptopurina.

Durante il trattamento con questi farmaci il paziente manifestò febbre, sudorazione notturno e senso di affaticamento.

Al momento del ricovero, venne effettuato un emocromo che evidenziò la presenza di pancitopenia

Venne eseguita un’ecografia addominale, che mostrò la presenza di epatosplenomegalia.

Grazie ad una biopsia del midollo osseo venne effettuata una diagnosi di linfoma.

Il trattamento con mercaptopurina fu interrotto e in seguito il paziente venne sottoposto a trapianto del midollo osseo.

 

Le tiopurine (es. azatioprina, mercaptopurina) svolgono una ruolo importante nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali (inclusa la colite ulcerosa) per indurre e mantenere la remissione.

Tuttavia, bisogna monitorare i pazienti allo scopo di prevenire l’insorgenza di neoplasie maligne a livello ematico.

 

Bibliografia

  1. Perananthan V, et al. Thiopurines and risk of lymphoproliferative disorders. Aust Prescr 2024; 47: 91-3

 

Ultimo aggiornamento: 25 luglio 2024