A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una donna di 56 anni manifestò epigastralgia, nausea e vomito.
La paziente era affetta da ipertensione e diabete ed era in trattamento con metformina, glibenclamide e losartan.
Una settimana prima dell’insorgenza dei sintomi, aveva iniziato una terapia con rifampicina, isoniazide, pirazinamide ed etambutolo per il trattamento di una tubercolosi polmonare.
Per trattare i sintomi le furono prescritti antiemetici e gastroprotettori. Tuttavia, l’intolleranza gastrica peggiorò.
Nei giorni successivi, si manifestarono diarrea, nausea e vomito, con scompenso emodinamico e segni di pre-shock, per cui venne ricoverata in ospedale.
I test di laboratorio evidenziarono iperglicemia, insufficienza renale acuta e leucocitosi.
La terapia antitubercolare venne interrotta.
Dopo 4 giorni di ricovero, i parametri di laboratorio migliorarono, per cui venne reintrodotto il trattamento con i farmaci antitubercolari.
Dopo 3 giorni, la donna manifestò nausea, epigastralgia, vomito incontrollabile, ematemesi, disorientamento e peggioramento progressivo della funzionalità renale.
Nello stesso giorno, la paziente venne sottoposta ad intubazione e ad emodialisi.
Venne effettuata un’endoscopia del tratto digerente superiore, in cui venne evidenziata la presenza di esofagite ulcerativa di grado severo.
Il trattamento antitubercolare venne sospeso e nei giorni seguenti i parametri clinici e di laboratorio migliorarono.
In seguito venne ripreso il trattamento con farmaci antitubercolari e la paziente manifestò nuovamente nausea e vomito.
Per tale motivo, la terapia venne sostituita con amikacina e levofloxacina.
Il giorno seguente la donna manifestò febbre, dispnea e disturbi neurologici, per cui venne nuovamente sottoposta a intubazione.
Due giorni dopo la donna morì per shock settico da infezione batterica.
Le reazioni avverse più spesso riportate a seguito del trattamento con rifampicina, isoniazide, pirazinamide ed etambutolo includono disturbi gastrici, reazioni cutanee, ittero e dolori articolari (2).
La rifampicina può causare anoressia, nausea, vomito e diarrea (3-5).
Bibliografia
- Mamani RF, et al. Severe esophagitis induced by antituberculosis drugs: a case report. Rev Inst Med Trop Sao Paulo 2024; 66: e2.
- Resende LS, Santos-Neto ET. Risk factors associated with adverse reactions to antituberculosis drugs. J Bras Pneumol 2015; 41: 77–89.
- Lange P, et al. Eosinophilic colitis due to rifampicin. Lancet 1994; 344: 1296–1297.
- Chen TC, et al. Rifampin-associated pseudomembranous colitis. Am J Med Sci 2009; 338: 156–158.
- Zargar SA, et al. Rifampicin-induced upper gastrointestinal bleeding. Postgrad Med J 1990; 66: 310–311.