A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso 1 (1)
Una donna di 56 anni, affetta da melanoma metastatico, era stata trattata inizialmente con pembrolizumab e in seguito, dal momento che la malattia progrediva, con nivolumab + ipilimumab.
Dopo 4 settimane la paziente manifestò anemia acuta.
I segni vitali erano nei limiti della norma.
Gli esami di laboratorio rivelarono i seguenti valori: emoglobina 7,4 g/dL, sodio 133 mmol/L, creatinina 0,97 mg/dL, albumina 3,3 g/dL, AST 61 U/L e fosfatasi alcalina 181 U/L.
Non fu osservata leucopenia, né trombocitopenia.
Erano presenti una persistente reticolocitopenia e un’infezione nelle urine, per cui venne iniziato un trattamento con ceftriaxone e vancomicina.
Venne fatta diagnosi di aplasia eritrocitaria pura indotta dal trattamento con immunoterapia.
Caso 2 (1)
Una donna di 25 anni, affetto da melanoma metastatico, era in trattamento con nivolumab e ipilimumab.
Dopo qualche giorno dopo la fine del terzo ciclo di immunoterapia, la paziente manifestò febbre (39,3°C), affaticamento e rash eritematoso maculare alle guance.
L’esame neurologico evidenziò la presenza di paralisi di Bell.
Gli altri segni vitali erano nei limiti della norma.
L’emoglobina era 6,9 g/dl, mentre i livelli degli enzimi epatici e della fosfatasi alcalina erano nella norma.
Venne fatta diagnosi di PRCA indotta da immunoterapia, per cui il trattamento con nivolumab e ipilimumab venne interrotto.
La donna venne trattata con metilprednisolone 1 g/die per via endovenosa per 5 giorni.
Quattro mesi dopo la donna venne sottoposta a trattamento con nivolumab.
Dopo 2 cicli, la paziente manifestò trombocitopenia acuta, mentre i livelli di emoglobina rimasero stabili.
I farmaci maggiormente associati ad insorgenza di aplasia eritrocitaria pura (pure red cell aplasia, PRCA) includono azatioprina, allopurinolo, carbamazepina, clopidogrel, linezolid, tacrolimus, acido valproico e trimetoprim+sulfametossazolo (2-4).
Raramente sono stati riportati casi di PRCA associati al trattamento con nivolumab e ipilumab (5-9).
Bibliografia
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