A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una bambina di 2 anni venne ricoverata a seguito di un incidente automobilistico in cui era rimasta coinvolta.
In ospedale venne fatta diagnosi di contusione cerebrale e frattura dell’osso iliaco sinistro.
Alla bimba furono somministrati mannitolo e acido valproico come profilassi di epilessia post-traumatica.
La paziente sviluppò diversi episodi febbrili (picco di 39,7°C).
Inoltre, manifestò rash a livello del viso, del collo e del tronco.
Gli esami di laboratorio evidenziarono i seguenti risultati: ALT 531 U/L (range di riferimento 7–40 U/L), AST 255 U/L (range di riferimento 13–35 U/L), gamma-GT 158 U/L (range di riferimento 7–45 U/L), ferritina 1577,9 ng/mL (range di riferimento 4,6–204 ng/mL) e fibrinogeno 1,4 g/L (range di riferimento 2–4 g/L).
L’emocromo evidenziò i seguenti valori: neutrofili 0,04 × 109/L (range di riferimento 1,8–6,3 × 109/L), emoglobina 76 g/L (range di riferimento 110–140 g/L), reticolociti 0,1% (range di riferimento 0,5%–1,5%) e piastrine 89 × 109/L (range di riferimento 125–350 × 109/L).
La morfologia del midollo osseo evidenziò una diminuzione delle cellule emopoietiche.
Fu fatta diagnosi di alterazione ematopoietica e reazioni cutanee (sindrome di Stevens-Johnson) indotte da acido valproico.
Pertanto, venne interrotto il trattamento con acido valproico e alla paziente furono somministrati prednisone e immunoglobuline.
La temperatura corporea si normalizzò e le lesioni cutanee si risolsero.
Anche la funzionalità ematopoietica migliorò.
Alla visita di follow-up, dopo 6 mesi, non furono riscontrate alterazione dei valori degli esami di laboratorio.
La sindrome di Stevens-Johnson (SJS) è caratterizzata da reazioni cutanee associate a diverse complicanze (batteriemia, polmonite, esofagite, etc.) (2).
In letteratura è stata pubblicata una revisione sistemica (3) relativa alla possibile associazione tra sindrome di Stevens-Johnson e somministrazione di acido valproico.
Sono stati inclusi 19 studi (totale 98 casi).
Nella maggior parte degli studi, l’insorgenza di SJS è avvenuta in seguito al trattamento con acido valproico associato ad un altro antiepilettico, soprattutto lamotrigina, ma anche carbamazepina e lorazepam.
In 7 casi, tuttavia, la SJS si è manifestata in pazienti che erano in trattamento con acido valproico in monoterapia.
La durata del trattamento con acido valproico era <1 mese (range 1-3 settimane).
Bibliografia
- Yang WJ, et al. Valproic acid induced aplastic crisis and Stevens-Johnson syndrome in a single pediatric patient. Heliyon 2022; 9: e12461.
- Lerch M, et al. Current perspectives on Stevens-Johnson syndrome and toxic epidermal necrolysis. Clin Rev Allergy Immunol 2018; 54: 147–176.
- Rashid M, et al. Valproic acid and Stevens-Johnson syndrome: a systematic review of descriptive studies. Int J Dermatol 2019; 58: 1014–1022.