Uveite indotta da brentuximab vedotin

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Una donna di 71 anni, affetta da linfoma, era in trattamento con brentuximab vedotin.

Tre settimane dopo la prima somministrazione, la paziente sviluppò perdita dell’acuità visiva con fotofobia.

Grazie agli esami effettuati, fu fatta diagnosi di uveite.

La donna venne trattata con metilprednisolone per via orale, inizialmente senza interrompere la terapia con brentuximab vedotin, che in seguito venne sospesa.

A causa del persistere della perdita dell’acuità visiva, la paziente venne sottoposta a vitrectomia.

La dose di metilprednisolone venne gradualmente ridotta fino alla totale interruzione del trattamento.

Alcune settimane dopo, la terapia con brentuximab vedotin venne ripresa, causando un’immediata recidiva dell’uveite, per cui venne sospesa nuovamente.

Per tale motivo, venne iniziato un trattamento locale con corticosteroidi e dopo 1 mese i sintomi oculari migliorarono.

 

Il brentuximab vedotin è risultato associato ad effetti avversi come neuropatia periferica, leucoencefalopatia multifocale progressiva e pancreatite (2).

Inoltre, in letteratura sono stati riportati casi di reazioni avverse oculari (3,4).

 

Bibliografia

  1. Therssen S, et al. Brentuximab vedotin induced uveitis. Am J Ophthalmol Case Rep 2022; 26: 101440.
  2. Gandhi MD, et al. Pancreatitis in patients treated with brentuximab vedotin: a previously unrecognized serious adverse event. Blood 2014; 123: 2895–2897.
  3. Ayhan Z, et al. Brentuximab vedotin related bilateral Purtscher-like retinopathy unresponsive to pulse steroid therapy and intravitreal aflibercept injection. GMS Ophthalmol Cases 2017; 7: Doc29.
  4. Tudesq J-J, et al. Cytomegalovirus infection with retinitis after brentuximab vedotin treatment for CD30+ lymphoma. Open Forum Infect Dis 2017; 4: ofx091.
Ultimo aggiornamento: 13 luglio 2022