A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Ad una donna di 62 anni con sanguinamento vaginale secondario a fibromi uterini venne prescritta una terapia con noretisterone (5 mg BID per os).
Tre settimane dopo, la donna manifestò nausea, vomito e dolore addominale.
Gli esami di laboratorio evidenziarono un aumento dei livelli di ALT e di AST, rispettivamente, di 20 volte e di 15 volte il valore normale.
Gli altri valori (bilirubina, lipasi ed amilasi) erano nei limiti della norma.
L’ecografia addominale evidenziò la presenza di steatosi epatica.
Nell’arco di 2-3 settimane dall’interruzione del trattamento con noretisterone, i livelli delle transaminasi diminuirono fino a rientrare entro il range della norma.
In letteratura sono stati riportati altri casi di danno epatico associato a trattamento con noretisterone (2-5).
Bibliografia
- Arafa EA, et al. Rare case of norethisterone‐induced hepatitis: A case report. Clin Case Rep 2022; 10: e05687.
- Choudhary NS, et al. Norethisterone related drug induced liver injury: a series of 3 cases. J Clin Exp Hepatol 2017; 7: 266‐268.
- Anand V, Gorard DA. Norethisterone‐induced cholestasis. QJM 2005; 98: 232‐234.
- Somayaji BN, et al. Norethisterone jaundice in two sisters. Br Med J 1968; 2: 281‐283.
- Baines GF. Jaundice in a patient taking norethisterone compound tablets. Lancet 1965; 285: 108‐109.