A cura di Ilaria Marcianò. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina
Sul bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, Prescriber Update (1), sono state brevemente descritte le caratteristiche delle reazioni di fotosensibilità, distinguendo le reazioni fototossiche da quelle fotoallergiche e riportando i farmaci noti per essere causa di tali reazioni (1).
All’avvicinarsi dell’estate, è bene prestare attenzione al rischio di fotosensibilità indotta da farmaci.
La fotosensibilità indotta da farmaci è una reazione avversa cutanea dovuta all’esposizione al sole in pazienti che assumono specifici farmaci (2). Vista la capacità della cute di assorbire le radiazioni ultraviolette, questo può causare una trasformazione chimica del farmaco presente a livello della cute con conseguente reazione fototossica o fotoallergica (3).
- Le reazioni fototossiche sono più comuni delle reazioni fotoallergiche (4). Queste reazioni sono dovute al danno cellulare causato dal farmaco trasformato chimicamente in specifiche aree esposte al sole e sono dose-dipendenti. Le reazioni fototossiche possono comparire da minuti a ore dopo l’esposizione (5). Il quadro clinico può variare da lievi bruciature e sensazione di pizzicore a ustioni estese con eritema e edema delle aree esposte al sole. Potrebbe anche verificarsi iperpigmentazione (2,5).
- Le reazioni fotoallergiche hanno una base immunologica (4,5). Le radiazioni ultraviolette trasformano il farmaco in un antigene che scatena la risposta allergica. Queste reazioni sono tipicamente ritardate, sviluppandosi dopo 24-72 ore. Il quadro clinico è generalmente quello di una dermatite eczematosa che può diffondersi a tutto il corpo oltre che alle aree esposte (3,5).
Nel periodo compreso tra Aprile 1965 e Settembre 2016, i primi 10 farmaci sospettati di avere causato reazioni di fotosensibilità, riportati al Centro per il monitoraggio delle reazioni avverse (CARM) neozelandese, sono stati:
- Doxiciclina (89 segnalazioni);
- Idroclorotiazide (62 segnalazioni);
- Amiloride (61 segnalazioni);
- Amiodarone (49 segnalazioni);
- Clorpromazina (39 segnalazioni);
- Trimetoprim (18 segnalazioni);
- Cotrimossazolo (18 segnalazioni);
- Tetraciclina (12 segnalazioni);
- Bendrofluazide (11 segnalazioni);
- Enalapril (11 segnalazioni).
Raccomandazioni
Nei pazienti che sono andati incontro a una reazione di fotosensibilità, il farmaco responsabile della reazione deve essere sospeso ed è necessario evitare l’esposizione alla luce solare. A seconda della severità della reazione, possono essere utilizzati corticosteroidi a livello topico o per via sistemica allo scopo di alleviare i sintomi.
Non tutti i pazienti andranno incontro a reazioni di fotosensibilità ma per coloro che assumono farmaci che possono causare tali reazioni sono suggerite le seguenti precauzioni (2,3):
- limitare l’esposizione alla luce solare più intensa (es. sulla spiaggia e tra le 10 del mattino e le 4 del pomeriggio);
- utilizzare protezioni solari ad ampio spettro, contenenti ossido di zinco o ossido di titanio in quanto in grado di filtrare maggiormente i raggi UVA;
- indossare occhiali da sole con filtri UVA;
- indossare indumenti protettivi (es. magliette con maniche lunghe e cappello);
- assumere il farmaco di sera, se le caratteristiche farmacocinetiche lo permettono.
Bibliografia
- Prescriber Update 2016; 37: 60-61.
- Moore DE, et al. Drug-induced cutaneous photosensitivity. Drug Safety 2002; 25: 345–372.
- Drucker AM, et al. Drug-induced photosensitivity. Drug Safety. BMJ Case Rep 2011; 34: 821–837.
- White ND, et al. Drug-induced photosensitivity and the major culprits. American Journal of Lifestyle Medicine 2013; 7: 189–191.
- Monteiro AF, et al. Drug-induced photosensitivity: photoallergic and phototoxic reactions. Clinics in Dermatology 2016; 34: 571–581.
Link