Cosa dovrebbero sapere i lash stylist e i dermatologi!

Immacolata Caputo e Lidia Sautebin – Dipartimento di Farmacia – Università di Napoli Federico II

Riportiamo di seguito un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Contact Dermatitis [2016; 75: 308–332] a cura di un gruppo di dermatologi svedesi: Jakob Dahlin, Monica Hindsén, Christina Persson e Marléne Isaksson (Department of Occupational and Environmental Dermatology, Lund University, Skåne University Hospital, SE-205 02 Malmö, Svezia) che hanno descritto il caso di una donna che aveva manifestato una dermatite da contatto al metilisotiazolinone (MI) presente nei cuscinetti in gel, utilizzati per l’applicazione delle extension per ciglia.
Gli Autori riportano che negli ultimi anni l’applicazione delle extension per ciglia con ciglia finte in seta da applicare con una colla è una pratica molto popolare. Questa pratica deve essere eseguita da personale competente che applica le ciglia finte una ad una oppure quattro alla volta su ogni ciglia naturale, utilizzando una colla a base di cianoacrilato di etile. Gli Autori riferiscono che per proteggere la pelle delicata sotto l’occhio e per tenere ferme le ciglia inferiori, viene utilizzato un cuscinetto in gel bloccato con un cerotto adesivo. Questi cuscinetti dovrebbero aumentare il comfort durante il trattamento e, in particolare, il gel dovrebbe raffreddare la pelle. Gli Autori riportano che diversi marchi di cuscinetti in gel utilizzati in Svezia contengono il metilisotiazolinone (MI) come agente conservante. Gli Autori sottolineano che l’applicazione delle extension può durare diverse ore, in base al numero di ciglia da applicare, e che l’uso dei cuscinetti in gel potrebbe provocare dermatite allergica da contatto nei consumatori allergici al MI.

Caso clinico
Il caso descritto dagli Autori riguarda una donna di 34 anni, non atopica, che si era sottoposta per la prima volta ad una seduta di allungamento delle ciglia presso un lash stylist. Secondo quanto riportato dalla donna, già durante la procedura, la paziente aveva percepito un dolore bruciante nella zona dove le era stato applicato il cuscinetto in gel. Gli Autori riferiscono che, in meno di 12 ore, la paziente aveva sviluppato un rash pruriginoso, edematoso e eczematoso attorno ad entrambi gli occhi e, poiché provava un gran disagio, due giorni dopo, era tornata dal lash stylist per rimuovere le ciglia finta. Nonostante ciò la paziente continuava a manifestare la reazione e, in diverse occasioni, aveva consultato anche un medico. Alla paziente erano stati prescritti cortisonici e antistaminici per via orale, ma la donna non aveva manifestato grandi miglioramenti. Gli Autori riportano che la paziente si era recata anche al pronto soccorso dove le avevano consigliato una visita da un dermatologo che le aveva prescritto corticosteroidi di III tipo per via topica, antistaminici e patch test. Quando la paziente si è presentata presso il Dipartimento di dermatologia degli Autori (4 mesi dopo l’applicazione delle extension per ciglia) manifestava ancora un eczema nella zona periorbitale, anche se molto migliorato rispetto all’eczema iniziale. Poiché gli Autori sospettavano un’allergia da contatto alla colla, hanno sottoposto la paziente a patch test con la serie di base svedese (Chemotechnique Diagnostics, Vellinge, Svezia) e la serie degli acrilati. I patch test sono stati eseguiti utilizzando il test Finn Chambers® (diametro, 8 mm) (Epitest, Tuusula, Finlandia) occluso con il cerotto Scanpor® (Norgesplaster, Vennesla, Norvegia). Gli Autori riportano che i patch test sono stati applicati nella parte superiore della schiena per 48 ore e sono stati letti nei giorni 3 e 7, secondo i criteri di International Contact Dermatitis Research Group (ICDRG) [1]. La paziente aveva manifestato una forte reazione allergica alla miscela metilcloroisotiazolinone/metilisotiazolinone (MCI/MI) 0,02% aq. e al solo MI 0,2% aq., ma non al cianoacrilato di etile, ingrediente presente nella colla. Gli Autori riferiscono che l’analisi dei cuscinetti in gel utilizzati aveva rivelato la presenza di MI. Ulteriori patch test con diluizioni graduali di MI e sostanze che potevano dare reazioni crociate avevano mostrato una sensibilizzazione primaria al MI e reazioni crociate al 2-n-octil-isotiazolin-3-one (OIT).
Gli Autori riferiscono di avere condotto anche patch test utilizzando il cuscinetto in gel tal quale e che avevano osservato una reazione allergica molto forte (+++). Gli Autori sottolineano che anche una crema cosmetica, utilizzata dalla paziente nei mesi precedenti all’applicazione delle extension, aveva provocato una forte reazione positiva. La paziente sottolinea che non aveva mai avuto problemi alla pelle prima dell’applicazione delle ciglia finte né sospettava un’allergia al MI. Gli Autori riferiscono che la donna, in seguito all’applicazione delle ciglia finte, manifestava sporadicamente lesioni eczematose attorno agli occhi, sul viso e sul collo, fin quando è stato identificato che il MI era un ingrediente presente nella sua crema cosmetica, che ha poi smesso di utilizzare.

Discussione
Gli Autori riferiscono che ultimamente si possono reperire molte informazioni sia su internet che sui giornali svedesi circa il rischio che si corre durante l’applicazione delle ciglia finte, sia per gli operatori sia per i consumatori, in quanto la colla utilizzata contiene il cianoacrilato di etile che può provocare asma e dermatite da contatto, sopratutto nei consumatori. Gli Autori riportano che l’impiego dei cuscinetti in gel contenenti MI nei pazienti allergici a questo ingrediente può essere la causa dell’insorgenza di dermatite allergica da contatto, dato che la pelle della zona perioculare è estremamente sottile e molto più suscettibile rispetto ad altre zone. Secondo quanto riferito dagli Autori, inoltre, le reazioni allergiche nella zona perioculare, che si manifestano in seguito all’applicazione delle extension per ciglia, causate dalla colla utilizzata durante la procedura, sono spesso male interpretate. Gli Autori riferiscono che, nel caso da loro descritto, la paziente si era sensibilizzata in precedenza al MI contenuto nella crema per il viso, che utilizzava abitualmente sia prima ma anche dopo l’applicazione delle ciglia finta. Gli Autori riferiscono che quando hanno avuto la possibilità di eseguire i patch test con entrambi i componenti della miscela MCI/MI separatamente hanno osservato che la paziente aveva manifestato una reazione solo al MI. Inoltre, precisano che la reazione positiva al OIT potrebbe essere interpretata come una reazione crociata al MI [2].
Gli Autori  riportano che la paziente, essendo un’impiegata, non poteva essersi esposta al OIT, che è solitamente presente nelle pitture ad acqua utilizzate per gli ambienti esterni.
Gli Autori riferiscono che a tutti i pazienti che manifestano una dermatite nella regione periorbitale si dovrebbe chiedere se abbiano applicato le extension per ciglia e quali siano i cuscinetti in gel utilizzati durante la procedura, per richiederne la loro composizione e effettuare la ricerca degli ingredienti. Gli Autori concludono, quindi, che la loro paziente si era esposta e sensibilizzata al MI in seguito all’utilizzo di una crema cosmetica per il viso, dove la presenza di MI era specificata in etichetta e non superava la concentrazione pari a 100 ppm consentita dal Regolamento (CE) n.1223/2009 sui prodotti cosmetici.*

Bibiliografia

  1. Fregert S. Manual of Contact Dermatitis, 2nd edition: Copenhagen, Munksgaard, 1981
  2. Isaksson M, et al. Patch testing with serial dilutions of various isothiazolinones in patients hypersensitive to ethylchloroisothiazolinone/methylisothiazolinone. Contact Dermatitis 2014; 70: 270–275.

* Regolamento (UE) 2016/1198 della Commissione del 22 luglio 2016 che modifica l’Allegato V del Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sui prodotti cosmetici.

Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2017