Rischio di pioderma gangrenoso associato a trattamento con anticorpi monoclonali anti-CD20 (rituximab, ocrelizumab, obinutuzumab, ofatumumab). Autorità regolatoria neozelandese 16 gennaio 2025

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

L’Autorità regolatoria neozelandese ha pubblicato un avviso relativo al rischio di sviluppare pioderma gangrenoso associato a trattamento con anticorpi monoclonali anti-CD20 (rituximab, ocrelizumab, obinutuzumab, ofatumumab).

 

Il pioderma gangrenoso è una rara malattia infiammatoria cutanea, che è stata associata al trattamento con alcuni farmaci (ad esempio sunitinib, secukinumab, azacitidina).

 

L’Autorità regolatoria neozelandese sta analizzando i casi di pioderma gangrenoso in cui i farmaci implicati appartengono alla classe degli anticorpi monoclonali anti-CD20, in particolare i casi che sono stati riportati in letteratura e le segnalazioni presenti nel database di farmacovigilanza.

 

Con maggiore frequenza i farmaci riportati nelle segnalazioni erano rappresentati da rituximab e ocrelizumab.

 

Nelle segnalazioni risultavano più colpite le persone di sesso femminile e l’area maggiormente coinvolta era quella vulvovaginale.

 

Il tempo mediano intercorso tra assunzione del farmaco ed insorgenza dei sintomi era di circa 3 anni.

 

Link

 

Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2025