A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Dicembre 2024 (1), è stato riportato un avviso relativo ai fattori di rischio per chetoacidosi associata ad inibitori di SGLT-2.
- La chetoacidosi è una patologia che mette in pericolo la vita e che richiede urgente ricovero in ospedale.
- La chetoacidosi è una reazione avversa grave associata a inibitori di SGLT-2.
- I pazienti in trattamento con questa classe di farmaci ha una maggiore probabilità di sviluppare chetoacidosi se sono presenti altri fattori in concomitanza, come disidratazione, ridotta assunzione di calorie, consumo elevato di alcol, infezioni, interventi chirurgici, etc.
Durante la chetoacidosi, i livelli di ematici di glucosio possono essere normali o solo lievemente elevati.
I sintomi sono aspecifici e includono nausea, vomito, malessere, anoressia, dolore addominali, sete eccessiva, dispnea, vertigini e stato confusionale.
Qualora si manifestino tali sintomi, il paziente deve consultare immediatamente un medico, a prescindere dai livelli della glicemia (2,3).
Casi riportati in Nuova Zelanda
Tra gennaio 2021 e il 15 settembre 2024, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 87 segnalazioni di chetoacidosi in pazienti in trattamento con empagliflozin.
Tutti i casi sono stati riportati come gravi.
Il tempo mediano di insorgenza era di 59 giorni (range 1-703 giorni).
In alcuni casi erano presenti altri fattori di rischio come infezione acuta, modifiche dell’alimentazione, disidratazione, perdita di peso, interventi chirurgici, eccessiva assunzione di alcol.
In 46 casi si trattava di uomini, in 40 casi di donne e in 1 caso il genere non era riportato.
Bibliografia
- Prescriber Update 2024; 45: 73-76.
- Musso G, et al. Diabetic ketoacidosis with SGLT2 inhibitors. British Medical Journal 2020; 371: m4147.
- Chow E, et al. Euglycemic diabetic ketoacidosis in the era of SGLT-2 inhibitors. BMJ Open Diabetes Research & Care 2023; 11: e003666.
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