A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Dicembre 2024 (1), è stato riportato un avviso relativo al rischio di sviluppare pneumopatia interstiziale indotta da farmaci.
La pneumopatia interstiziale è caratterizzata da un danno polmonare che può essere irreversibile e può avere esito fatale.
Diversi farmaci possono indurre l’insorgenza di pneumopatia interstiziale, tra cui la nitrofurantoina, il metotrexato, l’amiodarone, la leflunomide, farmaci citotossici e alcuni farmaci biologici (2).
E’ fondamentale riconoscere precocemente tale patologia e interrompere il trattamento con il farmaco che può averla causata.
Bisogna raccomandare ai pazienti di consultare immediatamente il proprio medico, qualora si sviluppino sintomi come tosse, dolore toracico, dispnea, febbre e brividi.
Casi riportati in Nuova Zelanda
Tra l’1 gennaio 2014 e il 30 settembre 2024, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 173 segnalazioni di pneumopatia interstiziale, di cui 30 casi con esito fatale.
I farmaci maggiormente implicati erano rappresentati da:
- Nitrofurantoina: 38 casi
- Metotrexato: 22 casi
- Amiodarone: 18 casi
- Adalimumab: 11 casi
- Leflunomide: 8 casi
- Osimertinib: 8 casi
- Atezolizumab: 6 casi
- Olaparib: 6 casi
- Pembrolizumab: 6 casi
- Altri farmaci: 76 casi
Bibliografia
- Prescriber Update 2024; 45: 76-79.
- Schwaiblmair M, et al. Drug induced interstitial lung disease. Open Respiratory Medical Journal 2012; 6: 63-74.
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