Iperidrosi indotta da farmaci. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Dicembre 2024)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Dicembre 2024 (1), è stato riportato un avviso relativo al rischio di sviluppare iperidrosi indotta da farmaci.

 

L’iperidrosi consiste in un’eccessiva e incontrollabile sudorazione.

Può colpire qualsiasi parte del corpo e può essere unilaterale, asimmetrica o generalizzata.

Se non viene trattata, l’iperidrosi può determinare l’insorgenza di infezioni cutanee, imbarazzo sociale e stress emotivo.

 

L’iperidrosi può essere indotta da alcune classi di farmaci, tra cui gli inibitori dell’acetilcolinesterasi, gli oppioidi, gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e gli antidepressivi triciclici (2).

 

Casi riportati in Nuova Zelanda

Durante il periodo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 30 settembre 2024, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 376 segnalazioni di iperidrosi.

I 5 farmaci maggiormente implicati erano rappresentati da:

  • Venlafaxina (49 segnalazioni)
  • Ioexolo (13 segnalazioni)
  • Tramadolo (12 segnalazioni)
  • Vareniclina (9 segnalazioni)
  • Acido zoledronico (9 segnalazioni)

 

 Di recente in Nuova Zelanda sono stati riportati 2 casi di iperidrosi, in cui i farmaci sospettati erano rappresentati dal metilfenidato e dall’entacapone.

 Bibliografia

  1. Prescriber Update 2024; 45: 83-85.
  2. Cheshire WP, Fealey RD. Drug-induced hyperhidrosis and hypohidrosis: incidence, prevention and management. Drug Safety 2008; 31: 109-26.

  

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Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2024