A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
L’Agenzia Regolatoria inglese (Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency, MHRA) ha pubblicato un comunicato per raccomandare il monitoraggio della pressione arteriosa durante il trattamento con bromocriptina, in particolare nei primi giorni di terapia.
La bromocriptina agisce come agonista dopaminergico, che inibisce il rilascio della prolattina dalla ghiandola ipofisaria.
È indicata per la prevenzione o la soppressione della lattazione fisiologica post-partum, nei casi in cui si renda necessaria.
È impiegata anche nel trattamento dell’iperprolattinemia e dei prolattinomi.
Il trattamento con bromocriptina deve essere sospeso nei soggetti ipertesi e in quelli che presentano segni e sintomi di ipertensione.
Raccomandazioni per gli operatori sanitari
- La bromocriptina è controindicata nei soggetti con ipertensione non controllata, nei casi di ipertensione durante il post-partum e il puerperio, ma anche in caso di storia di arteriopatia coronarica o altre patologie cardiovascolari severe.
- Bisogna raccomandare alle pazienti di comunicare al proprio medico eventuali problemi di pressione insorti prima o durante la gravidanza o subito dopo il parto.
- Inoltre, è necessario monitorare regolarmente la pressione durante i primi giorni di trattamento con bromocriptina.
- Qualora, durante il trattamento con bromocriptina, insorgano sintomi relativi ad ipertensione, come dolore toracico o cefalea, le pazienti devono immediatamente consultare il proprio medico.
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