Iponatremia indotta da farmaci: rischio aumentato nei soggetti anziani. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Giugno 2024)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Giugno 2024 (1), è stato riportato un avviso relativo all’aumento del rischio di sviluppare iponatremia indotta da farmaci nei soggetti anziani.

Di recente, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto una segnalazione relativa ad un caso di iponatremia severa in un soggetto anziano in trattamento con un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina e che stava assumendo in concomitanza furosemide.

L’iponatremia si può manifestare con sintomi lievi e aspecifici, come nausea e senso di debolezza, ma anche con sintomi di grado severo e pericolosi per la vita, come crisi epilettiche e coma.

In alcuni casi può essere anche asintomatica.

Nei soggetti anziani l’iponatremia può essere associata a disturbi cognitivi, alterazioni dell’andatura, cadute e fratture.

I farmaci più spesso implicati nell’insorgenza di iponatremia includono i diuretici, gli SSRI, gli antipsicotici e la carbamazepina (2,3).

  

Casi riportati in Nuova Zelanda

Tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, il CARM ha ricevuto 288 segnalazioni di iponatremia indotta da farmaci, di cui 208 casi in soggetti di età >65 anni.

 

Tabella. Farmaci maggiormente riportati nelle segnalazioni.

Classe di farmaci

Farmaco sospettato

Numero di segnalazioni

Diuretici

Bendroflumetiazide

35

Clortalidone

8

Inibitori di pompa protonica

Omeprazolo

22

Antidepressivi

Citalopram

19

Fluoxetina

14

Paroxetina

9

Escitalopram

6

Venlafaxina

7

Antiepilettici

Carbamazepina

8

ACE-inibitori

Cilazapril

6

Antibiotici

Trimetoprim

6

Altro

Colecalciferolo

12

 

Quando viene prescritto un farmaco ad un soggetto anziano, bisogna prendere in considerazioni le seguenti precauzioni (3,4):

  • Usare con cautela
  • Se vengono utilizzati più farmaci che possono determinare l’insorgenza di iponatremia, bisogna prendere in considerazione la dose più bassa oppure utilizzare trattamenti alternativi.
  • Monitorare la concentrazione ematica di sodio nel plasma prima e subito dopo l’inizio di un trattamento e continuare a monitorarlo nel tempo.
  • Se dovesse insorgere iponatremia, è opportuno sospendere il farmaco sospettato.

 

Nella maggior parte dei casi, l’iponatremia si verifica nelle prime settimane. Tuttavia, se subentrano altri fattori di rischio, si può manifestare anche successivamente.

 

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2024; 45: 34–36
  2. Adrogué HJ, et al. Diagnosis and management of hyponatremia: a review. JAMA 2022; 328: 280–91.
  3. Filippatos TD, et al. Hyponatremia in the elderly: challenges and solutions. Clinical Interventions in Aging 2017; 12: 1957–65.
  4. Jacob P, et al. Hyponatraemia in primary care. BMJ 2019; 365: L1774.

 

Link

 

Ultimo aggiornamento: 20 giugno 2024