A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Un uomo di 49 anni con una lieve onicomicosi aveva assunto terbinafina per via orale.
Undici giorni dopo, il paziente manifestò rash maculare senza prurito a livello del torace e della regione ascellare.
Il trattamento con terbinafina venne interrotto e gli venne prescritta una terapia con fexofenadina.
Venne fatta diagnosi di reazione allergica alla terbinafina, per cui venne prescritto prednisolone.
Tre settimane dopo, il rash si era risolto del tutto e la cute era tornata normale.
Le reazioni avverse più spesso riportate nei pazienti trattati con terbinafina includono cefalea, sintomi gastrointestinali e rash. Con minore frequenza sono state segnalate reazioni quali disturbi visivi, disgeusia e alterazioni transitorie delle transaminasi.
Oltre al rash, la terbinafina può determinare l’insorgenza di altre reazioni cutanee, quali prurito e orticaria (2,3).
Inoltre, si sono verificati casi di psoriasi, eritema multiforme e altre reazioni cutanee di grado severo, come dermatite esfoliativa e necrolisi epidermica tossica (2,4).
Sono stati riportati anche casi di insufficienza epatica fulminante in cui si è reso necessario il trapianto del fegato.
Bibliografia
- Watjer RM, et al. Severe drug eruption from oral terbinafine for mild onychomycosis – A case report from family practice and literature review: “Just an innocent little pill?”. SAGE Open Med Case Rep. 2024; 12: 2050313X241235823.
- Gupta AK, et al. Cutaneous adverse effects associated with terbinafine therapy: 10 case reports and a review of the literature. Br J Dermatol 1998; 138: 529–532.
- Hall M, et al. Safety of oral terbinafine—Results of a postmarketing surveillance study in 25884 patients. Arch Dermatol 1997; 133: 1213–1219.
- Bonsmann G, et al. Terbinafine-induced subacute cutaneous lupus erythematosus. J Am Acad Dermatol 2001; 44: 925–931.