A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Un uomo di 50 anni in sovrappeso, affetto da dislipidemia e da diabete, era in trattamento con FOLFOX (5-flurouracile, leucovorin, oxaliplatino) per la terapia di un cancro del colon.
Durante un controllo degli esami di laboratorio venne evidenziato un aumento notevole del livello dei trigliceridi (3286 mg/dL).
Venne fatta diagnosi di ipertrigliceridemia indotta da 5-fluorouracile.
Il paziente venne ricoverato e sottoposto a idratazione per via endovenosa e a trattamento con fenofibrato.
Dopo 48 ore, i livelli dei trigliceridi erano diminuiti (1300 mg/dL).
Dieci giorni dopo, il valore era pari a 1105 mg/dL.
Il paziente venne trattato con FOLFOX e, alla visita di follow-up effettuata una settimana dopo l’infusione, i livelli dei trigliceridi erano nuovamente aumentati a 1404 mg/dL e, la settimana successiva, a 1894 mg/dL, nonostante la terapia con fenofibrato.
Il successivo ciclo di FOLFOX venne somministrato con 1 settimana di ritardo, quando i livelli dei trigliceridi erano diminuiti a 771 mg/dL.
Una settimana dopo l’infusione, i livelli dei trigliceridi aumentarono nuovamente a 1616 mg/dL.
Il trattamento con FOLFOX venne interrotto definitivamente.
Otto settimane dopo l’ultimo ciclo di chemioterapia, i livelli dei trigliceridi erano scesi a 224 mg/dL.
Le reazioni avverse maggiormente riportate nei pazienti trattati con 5-fluorouracile includono astenia, nausea, vomito e diarrea.
Raramente il 5-fluorouracile è risultato associato a ipertrigliceridemia (2).
Bibliografia
- Giacomuzzi Moore B, et al. 5-Fluorouracil-associated severe hypertriglyceridaemia with positive rechallenge. BMJ Case Rep 2023; 16: e254871.
- Saito Y, et al. Hypertriglyceridemia induced by fluorouracil: a novel case report. Case Rep Oncol 2021; 14: 207–11.