A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Un uomo di 42 anni soffriva di emicrania da 6 anni, per cui aveva assunto diversi farmaci, come propranololo e amitriptilina, senza trovare particolari benefici.
Per tale motivo, iniziò un trattamento con galcanezumab.
Dopo 2 mesi di trattamento, il paziente notò un miglioramento sia della frequenza che dell’intensità degli attacchi.
Tuttavia, l’uomo manifestò visione doppia, dolore e senso di pesantezza al collo e senso di affaticamento.
Guardandosi allo specchio, notò una lieve ptosi palpebrale all’occhio sinistro.
Alla visita era presente anche ptosi a livello dell’occhio destro, associata a diplopia.
Venne fatta diagnosi di miastenia gravis indotta da galcanezumab.
I sintomi migliorarono dopo l’interruzione del trattamento con galcanezumab.
Dopo un mese, era presente una minima diplopia, mentre 2 mesi dopo non erano più presenti sintomi.
In letteratura in precedenza era stato pubblicato un articolo (2) relativo ad un caso simile, manifestatosi a seguito della somministrazione di erenumab, in cui la reazione è migliorata dopo l’interruzione del trattamento con il farmaco.
Bibliografia
- Mubaraki AA. Galcanezumab-induced myasthenia gravis-like symptoms. Cureus 2023; 15: e40127.
- Marusic S, et al. Ocular myasthenia gravis-like symptoms associated with erenumab: case report. Int J Clin Pharmacol Ther 2023; 61: 178–180.