A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Il Centro di Farmacovigilanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO) ha ricevuto 20 segnalazioni di perforazioni gastriche in pazienti trattati con tocilizumab (1).
- Questi casi si sono verificati dopo un periodo compreso tra 2 settimane e 36 mesi dall’inizio del trattamento con tocilizumab (tempo mediano 5 mesi).
- In 17 segnalazioni si trattava di casi gravi.
- In 4 casi si è reso necessario l’intervento chirurgico.
- In 1 caso il paziente è deceduto.
- Il dosaggio del tocilizumab, riportato in 8 segnalazioni, era in media pari a 8 mg/kg ogni 4 settimane.
- Il peso corporeo medio dei pazienti era pari a 80 kg.
La perforazione intestinale è una complicanza della diverticolite che è un effetto avverso noto del tocilizumab.
In uno studio di coorte (2) in cui sono stati inclusi circa 11.000 pazienti con artrite reumatoide, è stato osservato che il rischio di sviluppare perforazione gastrointestinale era maggiore nei soggetti trattati con tocilizumab rispetto a quelli esposti ad un inibitore del TNF-alfa (hazard ratio aggiustato 2,6; IC 95% 1,3-4,9).
Il 16% dei pazienti che hanno sviluppato una perforazione gastrointestinale è deceduto durante la degenza ospedaliera.
Bibliografia
- Yue QY, Kaminsky E. Tocilizumab and gastric perforation. WHO Pharmaceuticals Newsletter 2022; 1: 35-40.
- Xie F, et al. Risk of gastrointestinal perforation among rheumatoid arthritis patients receiving tofacitinib, tocilizumab, or other biologic treatments. Arthritis Rheumatol 2016; 68: 2612-2617.