A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Caso clinico (1)
Una donna di 23 anni venne ricoverata per episodi alternanti di depressione ed euforia, una condizione che persisteva da oltre 5 anni e che era peggiorata nel mese precedente.
Negli anni precedenti il ricovero, i sintomi si erano manifestati con depressione dell’umore, mancanza di interesse e della capacità di concentrarsi, perdita di memoria, pessimismo, inclusi pensieri di suicidio. Inoltre, la perdita di appetito aveva determinato una perdita di peso di 5 kg. In quel periodo, venne fatta una diagnosi di disturbo depressivo maggiore (singolo episodio, severo), per cui la paziente venne trattata con sertralina.
Quattro anni prima dell’ultimo ricovero, le condizioni della donna migliorarono, con aumento dell’autostima e riduzione della necessità di dormire, senza apparente spiegazione. Questo miglioramento durò circa 6 mesi e poi si ripresentarono nuovamente i sintomi come la depressione dell’umore, la mancanza di interesse, la perdita di energia e l’irritabilità.
La paziente nuovamente venne ricoverata con una diagnosi di disturbo bipolare, per cui venne trattata con sertralina e quetiapina. La paziente venne dimessa dopo 14 giorni di trattamento. Dopo le dimissioni, la paziente seguiva la terapia in modo intermittente e le sue condizioni non erano stabili, con umore alternato nell’arco di pochi giorni.
Undici mesi prima dell’ultimo ricovero, la terapia della paziente venne aggiustata, ma la donna continuava a seguirla in maniera intermittente, diventando nuovamente depressa e agitata, senza energia e svegliandosi la mattina molto presto.
Non aveva più voglia di vivere e aveva istinti suicidi, per cui alla terapia con sertralina e quetiapina venne aggiunto il litio.
Tre mesi prima dell’ultimo ricovero, dal momento che era aumentata di peso di 4 kg, la donna sospese l’assunzione di farmaci. A seguito di tale interruzione, la donna ripresentò i sintomi della sua patologia, per cui venne trattata con ziprasidone (40 mg la sera), in quanto la paziente aveva chiesto espressamente un farmaco che non determinasse un aumento di peso. Dopo una settimana di terapia, in viso comparvero papule e pustole, per cui la donna venne sottoposta a visita dermatologica. Venne fatta una diagnosi di acne, per cui le furono prescritte una crema a base di vitamina A da applicare esternamente e minociclina (50 mg BID per os). L’eruzione cutanea si risolse dopo 2 settimane di trattamento. Tuttavia, i sintomi della sua malattia non erano ben controllati, ma era facilmente irritabile e sospettosa, per cui la dose di ziprasidone venne aumentata a 40 mg BID. Dopo 1 settimana, l’acne facciale peggiorò. Il trattamento con ziprasidone venne interrotto e, dopo 2 settimane, l’acne migliorò.
Lo ziprasidone è un antipsicotico di seconda generazione, di solito ben tollerato. Le reazioni avverse associate al trattamento con ziprasidone includono sintomi extrapiramidali, cefalea, insonnia e risposte infiammatorie che possono essere correlate a reazioni allergiche (2,3). Inoltre, sono stati riportati casi di prolungamento dell’intervallo QTc, associato a tachicardia, torsione di punta e eventi cerebrovascolari (4,5). Lo ziprasidone può determinare l’insorgenza di reazioni cutanee com lupus eritematoso cutaneo e sindrome DRESS (drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms) (6,7).
Bibliografia
- Yuan Y, et al. Acne caused by ziprasidone in a young patient with bipolar disorder: A case report. Front Psychiatry 2022; 13: 948977.
- Harrington CA, English C. Adverse drug events related to ziprasidone: a meta-analysis of randomized, placebo-controlled trials. Pharmacotherapy 2011; 31: 840–9.
- Thiago D, et al. Ziprasidone, a second-generation antipsychotic drug, triggers a macrophage inflammatory response in vitro. Cytokine 2018; 106: 101–7.
- Orsolini L, et al. An update of safety of clinically used atypical antipsychotics. Expert Opin Drug Saf 2016; 15: 1329–47.
- Kelly DL, Love RC. Ziprasidone and the QTc interval: pharmacokinetic and pharmacodynamic considerations. Psychopharmacol Bull 2001; 35: 66–79.
- Quintana Codina M, et al. Ziprasidone-induced sub acute cutaneous lupus erythematosus. Lupus 2017; 26: 1–2.
- Chan VC, et al. US Food and Drug Administration warning about the risk of drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms with ziprasidone. J Clin Psychiatry 2015; 76: 1138–9.