A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo ai rischi associati all’utilizzo di antiepilettici durante la gravidanza e in donne in età fertile.
Raccomandazioni per gli operatori sanitari:
– Non bisogna prescrivere questi farmaci alle donne in gravidanza a meno che sia evidentemente necessario. Il potenziale beneficio deve giustificare il rischio per il feto dopo un’attenta valutazione delle opzioni alternative di trattamento.
– Prima della prescrizione, bisogna informare le donne in età fertile circa i rischi associati all’utilizzo di questi farmaci durante la gravidanza e i possibili effetti sul feto.
– Bisogna raccomandare alle donne in età fertile di utilizzare metodi efficaci di contraccezione durante il trattamento con antiepilettici e per un mese dopo l’interruzione del trattamento.
– È necessario assicurarsi che il metodo contraccettivo che stanno utilizzando sia adeguato e appropriato per la loro situazione.
– È importante informare le donne in trattamento con antiepilettici che la terapia deve essere rivalutata quando hanno intenzione di programmare una gravidanza.
Dati post-marketing di eventi avversi
Fino al 6 maggio 2022, nel database delle segnalazioni degli eventi avversi (Database of Adverse Event Notifications, DAEN) australiano, erano presenti 421 segnalazioni correlate all’utilizzo di antiepilettici durante la gravidanza.
Tali segnalazioni includevano i seguenti farmaci:
– Carbamazepina: 140
– Levetiracetam: 74
– Lamotrigina: 63
– Topiramato: 56
– Fenitoina: 50
– Primidone: 13
– Pregabalin: 7
– Oxcarbazepina: 5
– Clobazam: 5
– Fenobarbital: 4
– Gabapentin: 3
– Zonisamide: 1
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