Rischi associati a somministrazione di mezzi di contrasto a base di gadolinio. Ministero della Salute canadese 1 maggio 2018

Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
Nel 2016 il Ministero della Salute canadese ha analizzato il potenziale rischio di accumulo a livello cerebrale e di effetti neurologici associati a somministrazione di mezzi di contrasto a base di gadolinio.
La decisione di condurre quest’analisi è stata presa alla luce dei dati riportati in alcuni studi pubblicati che dimostrano che il gadolinio si può accumulare nel cervello quando viene somministrato ripetutamente il gadolinio. Non sono noti gli effetti neurologici di tale accumulo.
Pertanto, il Ministero della Salute canadese aveva suggerito di utilizzare la minima dose necessaria e di valutare attentamente prima di ripetere la somministrazione di altre dosi.
 
Poiché sono state rese disponibili nuove informazioni, tra cui alcune provenienti dall’Agenzia regolatoria europea (EuropeanMedicines Agency, EMA), dalle ditte produttrici e dagli articoli pubblicati in letteratura, è stata iniziata una seconda analisi nel 2017.
 
Al momento di entrambe le analisi,il Ministero della Salute canadese non aveva ricevuto segnalazioni relative ad accumulo di gadolinio a livello cerebrale.

L’analisi ha valutato studi pubblicati e non pubblicati (57 condotti su esseri umani e 12 su animali) e 7 case report a livello internazionale di accumulo di gadolinio a livello cerebrale correlati ad uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio.
 
Negli studi condotti sugli esseri umani e nei case report sono state riscontrate evidenze di accumulo di gadolinio a livello cerebrale. Nella maggior parte dei casi ciò si è verificato molti mesi dopo la somministrazione di mezzi di contrasto a base di gadolinio.
Risultati simili sono stati osservati negli studi condotti sugli animali.
 
Le evidenze osservate in questi studi suggeriscono che il rischio è maggiore con l’uso ripetuto.
Tuttavia, in base alle informazioni disponibili, nell’analisi non sono stati osservati effetti avversi neurologici correlati a tale accumulo.
È difficile identificare i potenziali effetti in quanto possono manifestarsi dopo qualche tempo e in alcuni pazienti i sintomi possono essere riconducibili alla patologia di base.
Non sono completamente chiari i fattori che possono aumentare il rischio. Tuttavia, il rischio aumenta con le somministrazione ripetute e nei pazienti più vulnerabili (ad esempio bambini, donne in gravidanza, ecc.).

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Ultimo aggiornamento: 24 maggio 2018