A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
Il Ministero della Salute canadese ha analizzato il rischio di sviluppare una rara patologia cerebrale, la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (posterior reversible encephalopathy syndrome, PRES), in pazienti trattati con inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (sodium-glucose co-transporter 2, SGLT-2) e che hanno sviluppato chetoacidosi diabetica.
La PRES è caratterizzata da improvvise alterazioni neurologiche, tra cui cefalea, stato confusionale, convulsioni e disturbi visivi. Quando è causata da un farmaco, è necessario interrompere l’assunzione del farmaco il più presto possibile per evitare complicanze.
Al momento dell’analisi, il Ministero della Salute canadese aveva ricevuto due segnalazioni nazionali relative a PRES in pazienti trattati con inibitori di SGLT-2 che avevano sviluppato chetoacidosi diabetica. In entrambi i casi il farmaco sospettato era il canagliflozin. Tuttavia altri fattori di rischio come la chetoacidosi diabetica e la presenza di infezioni severe potrebbero aver giocato un ruolo nell’insorgenza della patologia.
Una ricerca effettuata nel Database delle Reazioni Avverse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization’s Adverse Drug Reaction Database) non ha identificato altre segnalazioni aggiuntive.
Non sono stati riportati in letteratura altri casi relativi ad impiego di inibitori di SGLT-2 ed insorgenza di PRES.
Le informazioni disponibili non sono sufficienti a stabilire una correlazione. Tuttavia, è opportuno continuare a monitorare tale possibile rischio.
Link
- Ministero della Salute canadese
- Aumento del rischio di amputazioni di gambe e piedi associato a trattamento con canagliflozin. FDA 16 maggio 2017
- Inibitori SGLT2 e rischio di chetoacidosi diabetica. Health Canada, 16 maggio 2016
- Inibitori del SGLT2 e chetoacidosi diabetica. Ministero della Salute neozelandese dicembre 2015