A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un avviso relativo al rischio di sviluppare infiammazioni polmonari a seguito del trattamento con palbociclib, ribociclib ed abemaciclib, farmaci inibitori della CDK 4/6 (cyclin-dependent kinase 4/6), impiegati nella terapia del carcinoma mammario avanzato o metastatico, che risulti HR (hormone receptor) positivo e HER2 (human epidermal growth factor 2) negativo, in combinazione con la terapia ormonale.
Informazioni per i pazienti
– I pazienti devono comunicare immediatamente al proprio medico qualora insorgano o peggiorino sintomi che possono indicare la presenza di un problema a livello polmonare, come la difficoltà respiratoria, anche a riposo.
– I pazienti non devono sospendere il trattamento con questi farmaci senza prima aver consultato il proprio medico.
Informazioni per gli operatori sanitari
– È opportuno monitorare i pazienti regolarmente per eventuali sintomi che possano indicare la presenza di pneumopatia interstiziale (interstitial lung disease, ILD) e/o polmonite.
– Segni e sintomi possono includere ipossia, tosse, dispnea o la presenza di infiltrati interstiziali evidenti all’esame radiografico nei pazienti in cui sono state escluse altre cause, tra cui quelle infettive e neoplastiche.
– È opportuno sospendere il trattamento con inibitori della CDK 4/6 nei pazienti che sviluppano o in cui peggiorano i sintomi respiratori.
Dati dell’FDA
L’FDA ha analizzato i casi di pneumopatia interstiziale e polmonite associati ad inibitori della CDK 4/6 che sono stati identificati nei trial clinici e durante l’esperienza post-marketing.
Anche se raramente, si sono verificati casi gravi e alcuni ad esito fatale.
– Nel corso dei trial clinici, l’1-3% dei pazienti ha sviluppato pneumopatia interstiziale/polmonite di qualsiasi grado e in <1% l’esito è stato fatale.
– Tra coloro che hanno sviluppato pneumopatia interstiziale/polmonite, inclusi i casi ad esito fatale, c’erano pazienti che non presentavano fattori di rischio per problemi polmonari, mentre in alcuni pazienti era presente almeno un fattore di rischio.
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