Reazioni avverse negli anziani in Nuova Zelanda

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

Durante il periodo compreso tra il 2012 e il 2016, il 17,3% di tutte le segnalazioni pervenute al Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda riguardavano pazienti in età compresa tra 65 e 79 anni, mentre il 5,8% era relativo a pazienti di età >80 anni. Tali percentuali sono rimaste costanti negli ultimi 5 anni (Figura 1). Ogni segnalazione può contenere più farmaci e molteplici reazioni.

Figura 1. Numero di casi di sospette reazioni avverse riportati al CARM dal 2012 e dal 2016.

Il dabigatran era il farmaco più spesso associato a reazioni avverse sia nella fascia di età 65-79 anni (6,2% su 3.729 casi) e nei soggetti di età >80 anni (13,4% su 1.265 casi) (tabella 1). Tuttavia, le emorragie non erano incluse tra le prime 5 reazioni riportate.

Tabella 1. Primi cinque farmaci riportati al CARM in pazienti anziani nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016.

Nei soggetti di età compresa tra 65 e 79 anni, il mezzo di contrasto ioexolo risultava al secondo posto tra i farmaci maggiormente riportati (4,9% dei casi), mentre nei pazienti con età >80 anni il secondo farmaco più riportato era l’acido zoledronico (5,3% dei casi). In entrambi i gruppi al terzo posto c’era il vaccino antinfluenzale (4,9% dei casi nei soggetti di età compresa tra 65 e 79 anni e 3,6% dei casi nei pazienti con età >80 anni).

In entrambi i gruppi la reazione più spesso riportata era il rash (5,5% dei casi nei soggetti di età compresa tra 65 e 79 anni e 5,4% dei casi nei pazienti con età >80 anni).

Tabella 2. Prime cinque reazioni riportate al CARM in pazienti anziani nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016.

Link

• Prescriber Update (bollettino neozelandese)
• Monitorare la funzionalità renale nei pazienti anziani che assumono dabigatran. Ministero della Salute neozelandese dicembre 2015