A cura di Ylenia Ingrasciotta. UOSD Farmacologia Clinica. AOU Policlinico “G. Martino” Messina
Per valutare la qualità delle prescrizioni negli anziani sono ampiamente utilizzati i criteri di identificazione delle prescrizioni potenzialmente inappropriate (potentially inappropriate prescription, PIP). Tuttavia, ci sono limitate evidenze sulla loro associazione con l’insorgenza di reazioni avverse da farmaci (ADR).
E’ stato condotto uno studio di popolazione (1) per identificare la prevalenza di PIP, definite tramite i criteri “Screening Tool of Older Persons’ potentially inappropriate Prescriptions” (STOPP), nella popolazione generale anziana svedese e per valutare l’associazione tra PIP ed insorgenza di ADR.
Si tratta di uno studio di coorte retrospettivo condotto su soggetti di età ≥65 anni identificati da un campione random di 5.025 adulti iscritti nel registro della popolazione totale svedese e che avevano ricevuto cure primarie o una visita specialistica durante un periodo di 3 mesi nel 2008.
Risultati
I dati sono stati raccolti su 813 soggetti anziani. Le principali caratteristiche dei soggetti arruolati sono descritte di seguito: l’età mediana era di 75 anni (range: 65-98 anni). In totale, il 66,7% dei pazienti in studio aveva ricevuto esclusivamente cure primarie e il 7,3% era stato ospedalizzato nei 3 mesi precedenti al periodo in studio. Complessivamente, il 25,2% della popolazione in studio aveva ricevuto da 6 a 9 farmaci ed il 12% almeno 10 farmaci.
E’ stato osservato che erano state effettuate 607 PIP a 374 soggetti (46%). La prevalenza di PIP era pari a 42,8% tra coloro che avevano ricevuto esclusivamente cure primarie, 52,4% tra coloro che avevano ricevuto visite specialistiche e 66,1% tra i pazienti anziani che erano stati ospedalizzati almeno una volta durante i tre mesi in studio.
L’analisi di regressione multivariata ha mostrato che i soggetti che avevano ricevuto prescrizioni di PIP avevano un rischio 2 volte maggiore di sviluppare un’ADR (odds ratio, OR, 2,47; IC 95% 1,65-3,69; p<0,001) rispetto ai soggetti che non avevano ricevuto prescrizioni di PIP.
In totale, il 10,5% di PIP causava ADR. Le associazioni PIP-ADR più frequenti erano le seguenti: uso di vasodilatatori in soggetti con ipotensione posturale persistente (92,3% di PIP che causavano ADR), uso prolungato di neurolettici (46,2%), antistaminici di prima generazione (25%) e benzodiazepine (23,3%) in soggetti predisposti alle cadute.
Complessivamente, erano state identificate 245 ADR in 159 soggetti (19,6%), 73 delle quali erano considerate causate da PIP (29,8% del totale delle ADR). I PIP erano ritenuti la causa di un’elevata percentuale di ADR riguardanti il sistema vascolare e quello nervoso (60% e 50%, rispettivamente).
Inoltre, si riteneva che il 62,5% delle ADR che determinavano cadute fosse causato da uso inappropriato di benzodiazepine.
Sono state identificate 12 ADR gravi e, tra queste, 8 erano considerate causate da PIP, soprattutto da antipsicotici e FANS. Un decesso è stato giudicato causato dall’uso prolungato di nitrazepam.
Da un’analisi di sensibilità limitata a 53 criteri inclusi nella versione aggiornata di STOPP (2), è emerso quanto segue:
- 270 soggetti anziani (33,2%) avevano ricevuto almeno una PIP
- Il 24,9% delle ADR era considerato causato da PIP
- Le PIP erano associate in misura statisticamente significativa con l’insorgenza di ADR (OR 2,57; IC 95% 1,75-3,77; p<0,001).
Bibliografia
- Hedna K, et al. Potentially inappropriate prescribing and adverse drug reactions in the elderly: a population-based study. Eur J Clin Pharmacol 2015; 71: 1525-33.
- O’Mahony D, et al. STOPP/START criteria for potentially inappropriate prescribing in older people: version 2. Age Ageing 2015; 44: 213–218.