Loratadina e desloratadina e possibile aumento di peso

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

Quando in un paziente si verifica un aumento del peso, è il caso di sospettare il possibile ruolo dei farmaci assunti dal paziente. I recettori dell’istamina, in particolare le sottoclassi H1 e H3, sono coinvolti nella regolazione del metabolismo energetico.

Sulla rivista Prescrire International è stato pubblicato un articolo (1), in cui si riporta la possibile associazione tra assunzione di antistaminici non sedativi ed aumento di peso.

Nel 2017, il Centro di Farmacovigilanza di Uppsala ha analizzato le segnalazioni di aumento di peso attribuite agli antistaminici (anti-H1) non sedativi registrate nel Database di Farmacovigilanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Di queste segnalazioni:

  • 44 sono state attribuite alla desloratadina e 115 alla loratadina.
  • Circa 20 riguardavano bambini di età <12 anni.Nella metà dei casi c’era stata un’esposizione alla desloratadina e nell’altra metà alla loratadina.

L’aumento di peso è stato riportato in associazione ad altri antistaminici, come la flunarizina (un neurolettico), il ketotifene (derivato delle fenotiazine) e la ciproeptadina (impiegata come stimolante dell’appetito).
 
Alla fine del 2017, l’aumento dell’appetito è stato inserito in alcune schede tecniche (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, RCP) europee di specialità a base di loratadina, ma non in quelle a base di desloratadina.
L’aumento di peso è riportato nell’RCP europeo di una specialità a base di cetirizina, un altro antistaminico non sedativo.
 
Bibliografia

  1. Prescrire International 2018; 27: 101.

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Ultimo aggiornamento: 24 maggio 2018