A cura di Ilaria Marcianò. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina
Sulla rivista Prescrire International (1) è stato pubblicato un articolo in cui si riporta che l’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (Agence Nationale de Sécurité du Médicament et des Produits de Santé, ANSM) ha comunicato che esistono alcune evidenze relative ad un aumentato rischio di angioedema associato all’uso dell’antidiarroico racecadotril quando utilizzato in concomitanza con un ACE-inibitore.
- Una donna di 80 anni, trattata con un ACE-inibitore, è andata incontro a tre episodi di angioedema, due dei quali verificatisi mentre stava assumendo anche racecadotril.
- Una ricerca condotta nel database nazionale francese di farmacovigilanza ha identificato 11 segnalazioni di angioedema in pazienti che assumevano sia un ACE-inibitore che racecadotril.
In 9 di questi casi, la relazione temporale tra l’assunzione di questa associazione di farmaci e l’insorgenza dell’angioedema evidenziava la presenza di un nesso di causalità.
Il racecadotril inibisce l’endopeptidasi neutra coinvolta nel metabolismo della bradichinina, uno dei mediatori dell’infiammazione in grado di aumentare la permeabilità capillare.
L’angioedema è una delle reazioni avverse indotte dagli ACE-inibitori, attraverso un meccanismo che coinvolge la riduzione della degradazione della bradichinina piuttosto che una reazione allergica.
Circa 10 anni fa, la Food and Drug Administration ha negato la richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio dell’omapatrilat, un farmaco che inibisce sia l’endopeptidasi neutra sia l’enzima di conversione dell’angiotensina. Il motivo di tale rifiuto risiedeva nel maggiore rischio di insorgenza di angioedema dimostrato in un trial clinico testa-a-testa verso un ACE-inibitore.
In pratica
Sarebbe meglio se i pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca, che stanno assumendo un ACE-inibitore, evitassero di assumere racecadotril nel caso in cui insorgesse diarrea.
I pazienti dovrebbero comunque essere adeguatamente informati in anticipo circa questo rischio, per evitare che qualcuno di loro ricorra all’automedicazione con racecadotril, senza aver prima consultato un operatore sanitario.
Bibliografia
- Prescrire International 2016; 25: 71.
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