Immacolata Caputo e Lidia Sautebin – Dipartimento di Farmacia – Università di Napoli Federico II
Riportiamo di seguito l’abstract di un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Dermatology Research and Practice” (2016; 2016: 4579071) a cura di un gruppo di ricercatori ungheresi Györgyi Pónyai, Ilona Németh, e Erzsébet Temesvári (Department of Dermatology, Venereology and Dermatooncology, Semmelweis University, Budapest 1085, Ungheria) che hanno osservato, negli ultimi anni, un aumento della sensibilità sia alla miscela metilcloroisotiazolinone + metilisotiazolinone (MCI/MI) sia al solo metilisotiazolinone in Ungheria. Studi inerenti al potenziale allergenico del MCI e del MI sono stati più volte riportati nel sito.
Background. Come riportano gli Autori, a causa del crescente utilizzo del MI nei cosmetici, nei prodotti per la pulizia della casa e nelle vernici si è osservato un notevole incremento della ipersensibilità a questo ingrediente. Gli Autori sottolineano che l’utilizzo dei patch test con il Kathon CG (miscela MCI/MI con rapporto 3:1) non è adatto per identificare l’allergia da contatto al MI in quanto la concentrazione di questo ingrediente nella miscela per patch test è bassa.
Metodi. Gli Autori hanno condotto uno studio retrospettivo per stimare la prevalenza dell’ipersensibilità alla miscela MCI/MI in 14.693 pazienti, sottoposti a patch test dal 1993 al 2014. Gli Autori, inoltre, riportano di aver condotto uno studio prospettico su 314 pazienti testati sia con la miscela MCI/MI che con il MI da solo dal 1 febbraio 2014 al 30 gennaio 2015.
Risultati. Gli Autori hanno osservato che l’ipersensibilità alla miscela MCI/MI era aumentata dallo 0,5% al 6,0% (studio retrospettivo). Dallo studio prospettico, inoltre, era emerso che 25 pazienti (8%) avevano manifestato reazioni positive alla miscela MCI/MI e/o al solo MI. In particolare, di questi 25 pazienti: 10 avevano manifestato una reazione positiva solo alla miscela MCI/MI; 9 solo al MI e 6 sia alla miscela MCI/MI che al MI. Gli Autori sottolineano che, nei casi in cui il MI non era stato testato da solo, l’allergia da contatto a tale ingrediente potrebbe non essere stata rilevata cioè nel 36% di tutti i casi dello studio retrospettivo e nel 2,8% dei 314 pazienti dello studio prospettico.
Conclusioni. Gli Autori concludono, quindi, che la frequenza dell’ipersensibilità alla miscela MCI/MI è in aumento anche in Ungheria. Sottolineano che, per identificare l’allergia da contatto al solo MI, è necessario testarlo separatamente. Secondo gli Autori è possibile che in futuro ci sia un ulteriore aumento dell’ipersensibilità al MI, in quanto in commercio sono abbondantemente disponibili prodotti contenenti tale ingrediente.